Il termometro delle ricerche su internet fornite da Google Trends ha fornito anche quest’anno una serie di indicazioni che possono tornare utili per capire e mettere a fuoco quella che è l’attuale fase delle criptovalute. Lo scorso anno come oggi, Bitcoin, Ethereum e Ripple celebravano il loro successo con un boom di ricerche su Google. Ebbene a distanza di un anno da allora, a restare invariate sono solo le combinazioni di ricerca. Oggi come un anno fa le parole chiave più cercate su Google aventi a che fare con il mondo delle criptovalute sono: Bitcoin cosa è, Bitcoin come guadagnare, Ripple cosa è, Ripple come guadganare e così via. Il fatto che le parole chiave cercate online relative al mondo delle criptovalute siano rimaste sempre le stesse non deve però dare l’impressione che tutto sia rimasto uguale rispetto ad un anno fa. In realtà, infatti, tutto è cambiato e adesso è anche Google Trends a registrare la presenza di un forte calo per quello che riguarda le ricerche sul web relative al mondo delle criptovalute. Il crollo del Bitcoin, di XRP e ssocì via è stato quindi speculare ad una forte contrazione dell’attività di ricerca sul web di informazioni sulle monete virtuali. 

Ovviamente questo calo di ricerche non è stato ovunque uniforme. Secondo Google Trends nel Regno Unito e negli Stati Uniti Cosa è Bitcoin ha confermato di essere una delle domande più ricercate dagli utenti. Andando a guardare le fasi di maggiore intensità dell’attività di ricerca, emerge come i picchi sia siano registrati in quei momento in cui la volatilità sulla quotazione BTC è stata maggiore. Secondo gli analisti è evidente che rispetto ad un anno fa ci sia una sorta di maggiore consapevolezza da parte degli investitori. Passando alle domande sul “come” è significativo rilevare che la ricerca “come acquistare Ripple” sia sia piazzata al quarto posto nella classifica delle ricerche aventi ad oggetto il “come” mentre la domanda “come acquistare Bitcoin” si sia posizionata solo al nono posto. In termini generali, quindi, Google Trends ha messo a fuoco la presenza di una maggiore propensione a scambiare XRP piuttosto che Bitcoin. 

Ripple batte Bitcoin quindi? La realtà è ben più complessa di quello che può apparire. A partire dal mese di novembre, infatti, in concomitanza con il fallimentare e controverso hard fork del Bitcoin Cash si è registrato un aumento molto significativo delle ricerche sul Bitcoin a cui è corrisposto un calo dell’attività di ricerca su XRP. Il ritorno della volatilità (anche se sarebbe più opportuno parlare dell’imposizione di una tendenza ribassista su BTC) ha determinato la riscoperta della criptovaluta madre e il calo di interesse verso XRP. 

In generale, comunque, tutti questi segnali forniscono preziose informazioni per capire su quale criptovaluta conviene oggi investire. Del resto in tempi non sospetti l’analista Nick Colas aveva affermato che: “Molte persone si chiedono se adesso sia un buon momento per comprare, e in breve la risposta è… no, per due ragioni fondamentali. La prima è che non stiamo assistendo ad un incremento di coinvolgimento da parte delle persone interessate ad acquistare Bitcoin per la prima volta: come per qualsiasi nuova tecnologia, è necessario incrementare il numero di utilizzatori per aumentarne anche il valore. In termini di ricerche su Google, siamo molto più in basso rispetto ai picchi raggiunti a dicembre e gennaio, di circa l’85-90%…

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