A distanza di un anno dai record registrati da Bitcoin, Ethereum e Ripple, per BTC, ETH e XRP la realtà di oggi è drammatica. Il prezzo del Bitcoin registra un crollo ai livelli minimi da ottobre 2017 trascinando con sè tutte le altre altcoin a maggiore capitalizzazione. E’ bagno di sangue sulle criptovalute oggi con la quotazione BTC precipitata a quota 5300 dollari e il classico effetto domino sulle altcoin più importanti. Il prezzo di Ripple, oggi, infatti, segna un calo dell’11 per cento mentre la quotazione Ethereum è in ribasso del 14 per cento circa. Queste variazioni così forti sono sintomatiche del fatto che sulle criptovalute sia un corso un vero e proprio sell-off.

A registrare un vero e proprio tracollo non sono per il Bitcoin, Ripple ed Ethereum ma bensì la quarta criptovaluta più importante per capitalizzazione ossia il Bitcoin Cash. Il prezzo del BTC Cash segna un calo del 18 per cento su Bitfinex. Per il Bitcoin Cash oggi non è una giornata come le altre. Come gli operatori ben sapranno, è previsto per oggi 15 novembre un discusso hard fork. Proprio in relazione alle caratteristiche di questo aggiornamento di software, si apre il giallo. Solitamente infatti dove ci sono hard fork in gioco, c’è lo spazio per un apprezzamento dei valori che, come è evidente, oggi non c’è, anzi. In pratica l’hard fork del Bitcoin Cash viene accolto nel modo peggiore dal mercato. Questo avviene perchè, come emerso già nelle scorse settimane, non sembra esserci chiarezza sull’operazione. Addirittura non tutti gli sviluppatori sarebbero daccordo e questo potrebbe minare solidità e unità della comunità. “In genere tutti sono d’accordo quando effettui un upgrade. Eppure, in questo caso specifico, nessuno lo è” ha commentato con molta chiarezza Naeem Aslam, chief market analyst di Think Markets U.K. Se allora non c’è ancora nè tantomeno ci sono certezze sull’hard fork del Bitcoin Cash, allora nelle prossime ore e per tutta la giornata di oggi 15 novembre ci sono spazi per investire tanto sul Bitcoin Cash quanto sul prezzo del BTC, su quello di XRP e sulla quotazione Ethereum.

Il crollo delle criptovalute oggi ha portato i livelli di capitalizzazione di tutto il settore (quindi non solo BTC ma tutte le altcoin) sotto quota 200 miliardi di dollari. Anche questo è un chiaro segnale dei tempi. Secondo l’analista “dopo il recente tentativo di sfondare quota $6.500 il Bitcoin ha perduto slancio e ora vediamo segnali decisamente ribassisti”

Insomma con il ritorno del più classico degli effetti domino, per Bitcoin, Ripple e Ethereum l’andamento di oggi è il modo peggiore per ricordare i fasti di un anno fa. Allora si parlava di criptomania. 

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