E’ vero che le criptovalute hanno perso di appeal rispetto ad un anno fa quando macinavano record su record ma è altrettanto vero che di tanto in tanto ci sono delle fiammate che danno l’impressione di essere tornati ai bei tempi. Oggi sono Ripple e Bitcoin Cash a riservare le maggiori sorprese. La quotazione XRP nella seduta di ieri ha registrato un balzo del 15 per cento. Il rally di Ripple è stato talmente consistente da correre il rischio di mandare in crisi i consolidati rapporti di forza tra le più importanti criptovalute. In altre parole, per l’ennessima volta, Ripple oggi ha minacciato il secondo posto in beata solitudine di Ethereum. Il forte rialzo di XRP è stato causato dalle dichiarazioni che la stessa società ha rilasciato nel corso del Global Islamic Economic Summit. Durante la conferenza, Ripple ha reso noto ai presenti che è sua intenzione aprire un nuovo ufficio a Dubai che si andrà ad affincare ai già operativi uffici di San Francisco, New York e Sydney. La notizia è molto positiva poichè conferma la volontà di XRP di penetrare in Medio Oriente. Del resto, Dilip Rao, Global Head of Infrastructure Innovation di Ripple,, ha dichiarato che gli Emirati Arabi Uniti sono un paese molto importante da tenere in considerazione nell’implementazione dei progetti legati alla blockchain.
Il rally di Ripple è stato più che altro una fiammata e infatti XRP oggi si muove più o meno attorno alla parità. Nessuna parità ma deciso trend rialzista, invece, per la quarta criptovaluta più impotante per capitalizzazione: il Bitcoin Cash. Le quotazioni del Bitcoin Cash salgono del 13,1 per cento a 631,69 dollari (dati in tempo reale di CoinMarketCap). Il rally è casuato dalla notizia dell’imminente lancio di un fork programmato per il prossimo 15 novembre. A sostenere il rialzo del prezzo del Bitcoin Cash è la notizia second cui alcuni grossi exchange come Binance e Coinbase hanno intenzione di supportare il fork. Le indiscrezioni su questa partecipazione hanno generato molta euforia anche se, forse, sarebbe il caso di andare un pò adagio.
Binance è infatti si disponibile a supportare il fork ma non è affatto scontato, anzi, che ci possa essere un supporto anche nei confronti della chain secondaria che si creerà. Coinbase, dal canto suo, si è mostrata addirittura scettica arrivando ad affermare che l’eventuale nuova catena che nascerà dal fork potrebbe non avere poi grandi possibilità di sopravvivenza. Ledger, il produttore del noto Nano S, è pronto a dare supporto alla catena dominante vale a dire al fork con il maggior hashing power. Tutte queste sfumature potrebbero avere un motivo ben preciso. Il fork del Bitcoin Cash del 15 novembre, infatti, non è uguale a tutti gli altri. Gli sviluppatori, infatti, non sono arrivati ad un accordo tra di loro e quindi non ci sarà alcuna soluzione condivisa. In altre parole è possibile che si possa dare origine addirittura a due due chain separate. E’ per questo motivo che gli exchange preferiscono essere prudenti perlomeno in attesa di novità.
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