Era il lontano 31 ottobre 2008 quando su internet comparve per la prima volta il termine Bitcoin, grazie alla pubblicazione di quella che sarebbe poi diventata la bibbia delle criptovalute: il whitepaper di Satoshi Nakamoto. Quest’anno ricorre quindi un impotante anniversario che va celebrato in modo degno. In questo contesto è maturata la decisione di eToro, il noto broker di social trading leader nel mondo e presente in 140 Paesi con oltre 10 milioni di clienti, di celebrare la regiona delle criprovalute a 10 anni dalla sua nascita.
Per celebrare il Bitcoin, in occasione dei dieci anni dalla pubblicazione del Manifesto di Satoshi Nakamoto, eToro, la piattaforma “social” di investimenti online leader nel mondo e presente in 140 Paesi con oltre 10 milioni di clienti, lancia il prossimo 31 ottobre 2018 la prima edizione del Bitcoin Day. Un decennio che ha visto crescere non solo il bitcoin ma, in generale, lo studio e l’applicazione della blockchain, portando le criptovalute a diventare oggetto di investimento al pari delle più tradizionali azioni, materie prime, indici di borsa o valute. Su eToro è infatti possibile investire in modo intuitivo e semplice nelle 12 criptovalute con più alta capitalizzazione di marcato.
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Era il 31 ottobre 2008 quando su internet comparve per la prima volta il termine Bitcoin, grazie alla pubblicazione di quella che sarebbe poi diventata la bibbia delle criptovalute: il whitepaper di Satoshi Nakamoto “Bitcoin: un sistema di moneta elettronica peer-to-peer”. Se oggi, dopo 10 anni, digitiamo su Google “bitcoin” compaiono oltre 300 milioni di risultati in pochi secondi. Nell’intero 2017 “bitcoin” è stata la seconda parola più cercata tra le notizie e la terza nella categoria “how to” ovvero “come comprare bitcoin”.
“Il 31 Ottobre 2008, il giorno della 84a edizione della Giornata Mondiale del Risparmio, nasce il Bitcoin in risposta alla crisi del sistema finanziario globale: una moneta elettronica, capace di essere unità di conto e che non dovesse essere depositata su un conto corrente e quindi non fosse esposta alle dinamiche del sistema bancario.” – dichiara Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst Italia di eToro – “Dopo solo dieci anni quella visionaria intuizione diventa realtà e nella nostra visione, Bitcoin e la tecnologia che la sottende, la blockchain, sono destinati a modificare radicalmente non solo il mondo finanziario ma l’intero settore dei servizi per come lo conosciamo.”
Forse è un caso ma è d’obbligo sottolineare che quel 31 ottobre 2008 capitò solo una settimana dopo il crollo della quarta banca d’investimento più grossa degli Stati Uniti, la Lehman Brothers. Da quel momento, dagli scatoloni pieni di effetti personali degli impiegati sotto choc della Lehman Brothers che uscivano scortati dalla sicurezza, cominciò ad affermarsi un modo tutto nuovo di concepire il denaro e il modo di trasferirlo, che non aveva più bisogno di passare attraverso un intermediario.
Oggi il bitcoin è accettato come strumento di pagamento da moltissime aziende e organizzazioni come Microsoft, Expedia, Save the Children, Virgin, Starbucks e HTC. La stessa Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale, ha ammesso l’impatto positivo che il bitcoin potrebbe avere per la società, attraverso un post firmato da lei lo scorso 16 aprile 2018: e la Slovenia ha annunciato la nascita della prima Bitcoin City.
Nel suo più celebre tweet, il programmatore John McAfee, noto soprattutto per il suo antivirus, è sicuro che il bitcoin entro il 2020 avrà un valore di oltre 500mila dollari, arrivando forse a un milione. Non solo: l’imprenditore e futurologo Nell Watson, membro della Facoltà di Intelligenza Artificiale e Robotica della Singularity University in California, per dare il senso a quello sta accadendo, spiega che: “Il supercomputer più potente del pianeta non è di proprietà né dei russi, né dei cinesi, né degli americani o nemmeno degli europei, ma di tutti noi: c’è più potenza di calcolo nella rete di hashing bitcoin che nei primi 500 supercomputer di tutto il mondo messi insieme. Questa rete utilizza circa l’1% di tutta l’elettricità generata sul pianeta oggi, la stessa utilizzata dall’intera Austria in un anno”.
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Dallo smartphone al GPS, nessuna innovazione tecnologica si è mai diffusa in soli dieci anni.
Smartphone – 20 anni
L’iPhone di Apple, lanciato nell’estate del 2007, ha innescato l’esplosione di massa dell’adozione di smartphone. Nel 2019 si prevede che il numero di utenti di telefoni cellulari raggiunga i 4,6 miliardi. In realtà il primo smartphone è stato introdotto a metà degli anni ’90: il “Simon Personal Communicator” dotato di touchscreen e poteva inviare e ricevere fax ed e-mail.
eMail – 60 anni
Molti non sanno che l’e-mail adotta una tecnologia molto simile alla blockchain che permette di iviare una mail da un capo all’altro del mondo in un secondo, senza passare da un intermediario. La prima e-mail risale agli anni ’60 ed è stata inventata dal programmatore americano Ray Tomlinson. Si dovrà aspettare poi il 1996 prima di vedere la prima piattaforma “user-friendly”: Hotmail. I dati ci dicono che alla fine del 2018 ci saranno nel mondo oltre 3,8 miliardi di utenti e-mail.
Motore a vapore – 40 anni
Il motore a vapore stazionario, brevettato dall’ingegnere scozzese James Watt nel 1781, produceva un movimento rotatorio continuo che consentiva l’alimentazione di un’ampia gamma di macchinari di produzione. Era una componente chiave e un simbolo della rivoluzione industriale fino agli anni ’40 del ‘900. Solo nel 1812, grazie alla Middleton Railway, fece la sua comparsa la locomotiva a vapore, 40 anni dopo il brevetto di Watts.
Energia elettrica – 80 anni
I macchinari a vapore cominciarono ad essere sostituiti da quelli elettrici alla fine della prima metà del ‘900 sebbene l’italiano Alessandro Volta avesse presentato la sua famosa pila già nel 1801 di fronte a Napoleone. Nel 1832 Michael Faraday introdusse una macchina capace di generare elettricità dal movimento rotatorio. Tuttavia, ci volle quasi mezzo secolo perché la tecnologia si sviluppasse al punto di essere commercialmente valida. Fu solo nel 1878, quando Thomas Edison dopo oltre 1500 tentativi riuscì a offrire una valida alternativa all’illuminazione a gas e al riscaldamento, che si iniziò ad utilizzare l’elettricità a corrente continua.
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Elicottero – “450 anni”
Oggi gli elicotteri non sono solo un simbolo di ricchezza ma strumento di vitale importanza per misioni militari e servizi di emergenza. L’industria dell’elicottero, è proprio il caso di dire, “decollò” negli anni ’30, tra le due guerre mondiali. Heinrich Focke di Focke-Wulf aveva prodotto l’autogiro Cierva C.30 nel 1933 e progettato il primo elicottero trasversale a doppio rotore pratico, il Focke-Wulf Fw 61, che aveva preso il volo per la prima volta nel 1936. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi hanno impiegato elicotteri per missioni di ricognizione, mediche e di trasporto. Con l’avveto dell’era della turbina, negli anni ’50, gli elicotteri si sono poi ulteriormente sviluppati. Eppure, tutto nasceva molti anni prima, anche qui grazie a un italiano, Leonardo Da Vinci, che fu il primo a mettere su carta, nel 1480 circa, in concetto di elicottero, la “vite aerea”.
GPS – 26 anni
Oggi tutti gli utenti di smartphone sono diventati dipendenti dal GPS o dal Global Positioning System, per dargli il nome completo ma ha impiegato un periodo di tempo sorprendente per diventare una tecnologia disponibile a tutti. Le forze armate degli Stati Uniti hanno lanciato in orbita il primo satellite GPS nel febbraio del 1978 ma l’hanno tenuto nascosto per molti anni. Fu Ronald Reagan ad aprire il sistema GPS al pubblico nel settembre 1983. Ora oltre 30 satelliti GPS orbitano attorno alla Terra e il primo prodotto commerciale di massa fu commercializzato nel marzo del 2004.
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