La sicurezza continua ad essere il tallone d’Achille delle criptovalute. L’exchange Bancor, molo utilizzato anch dagli investitori italiani, ha annunciato ieri pomeriggio di aver sospese in modo temporaneo le proprie attività a causa di una imprevista falla di sicurezza. Dietro queste parole molto istituzionali c’è una realtà che ha viso ben 23 milioni di dollari “evaporare” dalla piattaforma. A tanto ammonterebbe il maxi furto che Bancor ha subito proprio ieri. In un messaggio affidato a Twitter e che subito ha fatto il giro della rete, la piattaforma israeliana ha precisato che “Bancor ha riscontrato una falla di sicurezza. Nessuno dei wallet degli utenti è stato compromesso. Per completare l’indagine abbiamo avviato una fase di manutenzione e rilasceremo ulteriori dettagli a breve. Cercheremo di riprendere le attività il prima possibile“. Ovviamente quanto successo ieri all’exchange ha alimentato le paure di chi da tempo si chiede se comprare criptovalute è sicuro.
Se in una prima fase la notizia del maxi furto subito da Bancor si è limitata a poche comunicazioni e a uno striminzito annuncio sul sito istituzionale, successivamente è stato lo stesso exchange a fornire ulteriori detagli su quello che è avvenuto. Bancor ha precisato che un portafoglio utilizzato per aggiornare smart contract è stato compromesso e poi utilizzato in modo fraudolento per prelevare 24.984 Ethereum corrispondenti a 12,5 milioni di dollari. Sempre lo stesso wallet ha poi rubato 229.356.645 NPXS (pari a circa 1 milione) e 3.200.000 BNT (pari a circa 10 milioni di dollari. Complessivamente sono state asportate criptovalute per coplessivi 23,5 milioni di dollari. Un vero e proprio bollettino di guerra quindi in quello che si è configurato come un assalto organizzato opera di hacker professionisti. Dinanzi a quanto avvenuto, l’exchange israeliano non ha potuto fare altro che provare a tranquillizzare gli utenti e i clienti affermando: “Stiamo comunque lavorando con dozzine di exchange di criptovalute per tracciare i fondi rubati e rendere più difficile ai ladri la loro liquidazione“.
L’assalto comunque è fatto e gli investitori in criptovalute sono tornati a chiedersi se tutti quegli analisti che da mesi parlano di rischio affidabilità per le cripto non abbiano un pò di ragione. Proprio i furti, sempre più frequenti e sempre più efficaci, sono uno dei motivi alla base dei tanti ribassi del Bitcoin & C. Oggi la quotazione BTC è in calo del 4,8% a 6300 dollari. In rosso anche tutte le altcoin a maggiore capitalizzazione con Ethereum in calo del 6,5% e Ripple in ribasso del 3,6%.
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