Il prezzo del Bitcoin non solo non risale ma addirittura prosegue la sua disastrosa caduta tanto che oramai si torna a parlare apertamente di crollo del BTC. Il pessimismo sulle prospettive del Bitcoin non ha bisogno di particolari notizie per essere alimentato poichè bastano quelle che sono le indicazioni facilmente leggibili da parte di tutti sui grafici. E’ proprio l’analisi del grafico di breve relativo alla quotazione BTC a far desumere alcune importanti considerazioni. Dopo il forte ribasso delle ultime sedute, provocato dalla discussa notizia dell’attacco hacker avvenuto qualche giorno fa in Corea del Sud, il prezzo del Bitcoin è precipitata in area 6400 dollari, ossia il livello minimo dal mese di aprile. Erano ben 70 giorni che la quotazione BTC non raggiungeva livelli così bassi. In percentuale il calo del prezzo del BTC nelle ultime sedute è stato del 4% circa mentre la flessione maturata dall’inizio della nuova crisi è stata di circa il 10%.
Questa la situazione grafica di BTCUSD. L’aspetto peggiore di quello che avviene al Bitcoin, e di riflesso a tutte le altre criptovalute, è che non ci sono motivi che lasciano sperare in un veloce recupero del valore perso. Al netto di eventi con valenza fortemente positiva, quindi, il prezzo del Bitcoin potrebbe al massimo ambire a recupera parte del valore perso.
Secondo David Johnson, CEO della piattaforma Latium, il fatto che la quotazione BTC sia scesa sotto quota 7000 dollari, un livelli cha da almeno gennaio viene considerato una sorta di muro che garantisce la tenuta del BTC, rende molto difficile un ritorno del trend rialzista almeno nel breve termine. Questo scenario, decisamente pessimista, è il frutto di quelle che sono state le serie storiche. Sempre Johnson ricorda che “storicamente parmando” non c’è “alcuna ragione per un supporto di rilievo tra i 6.600 e i 6.000. Certamente abbiamo il livello psicologico di 6.000, ma non credo che sarà sufficiente a fermare la pressione ribassista” ha affermato il CEO di Latium.
La ragione principale della fase critica di BTCUSD è la scarsa liquidità. “I volumi sul Bitcoin, e quindi l’interesse, sono del tutto crollati. Il Bitcoin è in una fase di scarsa liquidità al momento. Essa è stata causata dall’eccessiva rottura del supporto a $7.100” ha affermato Mati Greenspan, senior market analyst di eToro. Partendo da queste premesse è scontato che solo se il sentiment dovesse cambiare per il Bitcoin si potrebbe aprire una fase rialzista. Senza questa inversione la situazione resterebbe grossomodo quella attuale.
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