Si chiama XAPO la società di Hong Kong che ha nascosto ben 10 miliardi di Bitcoin in caveau inaccessibili protetti da una sorveglianza molto stretta. La notizia ha fatto il giro del web durante lo scorso fine settimana catturando l’attenzione di tanti investitori in criptovaluta. La domanda che in tanti si sono posti è facilmente immaginabile: perchè una società ha deciso di sotterrare una quantità così ampia di Bitcoin? Ovviamente sulla base delle poche informazioni disponibili non è facile dare una risposta a questo interrogativo anche perchè l’intera vicenda appare avvolta nel mistero. Eppure, e questo è quasi naturale, il sospetto che qualcosa bolli in pentola c’è anche perchè l’ammontare totale dei Bitcoin che la previdente XAPO ha collocato in caveau sotterranei super-sorvegliati ammonta a circa il 7% dell’ammontare totale di BTC che oggi sono in circolazione.
Per cercare di dare una risposta al motivo di questa scelta bizzara, è bene fare un passo indietro e andare a guardare agli strani segnali che il signor Wences Casares, fondatore di XAPO, ha lanciato negli scorsi. Questo manager, infatti, ha condotto una vera e propria crociata finalizzata a convincere i magnati della Silicon Valley a comprare Bitcoin e a conservarli poi in un luogo sicuro e protetto come appunto…un caveau sotterraneo inaccessibile a tutti e protetto. Per fare pressioni sui magnati della Silicon Valley, Casares non ha esitato, in più di una occasione, a ricordare ai suoi potenziali clienti che il Bitcoin è destinato ad essere la moneta del futuro.
Dopo questa iniziale fase di persuasione, una volta ottenuto il riscontro minimo desiderato, la XAPO ha quindi iniziato a costruire un vero e proprio network sotterraneo presente in tutti i continenti e quindi collegato poi ad una sorta di mega bunker centralizzato completamente inaccessibile.
L’obiettivo di XAPO è quello di conservare in caveau distinti le chiavi digitali che permettono ai clienti della società di aprire i loro portafogli. In quest’ottica la sicurezza è diventata quasi una ossessione anche se, ovviamente, gli elevatissimi standard di sicurezza, hanno di fatto allungato le procedure di esecuzione delle transazioni. Oggi ogni cliente di XAPO per poter ritirare i suoi Bitcoin deve attendere circa 48 ore. Insomma, sotto questo punto di vista, il Bitcoin è diventato quasi come una banca per ricchi facoltosi. Come avviene nelle banche per pochi investitori, anche per quello che riguarda l’identità dei soggetti che hanno depositato Bitcoin nei caveau sotterranei della XAPO non esiste alcuna informazione. Tutto è segreto. Il problema è capire il perchè sia tutto segreto: può essere che il signor Casares di XAPO sappia qualcosa che gli altri non sanno.
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