Quello che è successo ieri alla quotazione Bytecoin rappresenta la dimostrazione evidente dei punti di forza ma anche dei punti di debolezza che le criptovalute hanno a causa della loro stessa natura. Il prezzo del Bytecoin in neppure 24 ore ha registrato un aumento esponenziale del 170% ma, ad un certo punto, la criptovaluta è letteralmente sparita dalle piattaforme. In poche parole mentre gli investitori erano nel pieno della lora euforia, tutto ad un tratto, Bytecoin è sparito della piattaforme exchange alimentando dubbi e sospetti di ogni tipo (in alcuni casi anche fuori luogo ed eccessivi). Oggi, dopo la grande paura di ieri, sarà il momento della ripartenza. Si utilizza questo vocabolo non in relazione alla quotazione Bytecoin ma in relazione al Bytecoin stesso. La criptovaluta, infatti, sarà chiamata già da oggi a ricostruire il legame di fiducia con gli investitori che ieri si è rotto improvvisamente.
La giornata più lunga del BCN ha avuto inizio ieri mattina quando nel giro di poche ore il prezzo della crypto è passato da 0,0070 dollari a 0,0197 dollari. Una progressione molto forte che, come sempre avviene in questi casi, ha spinto tanti investitori a rivolgere la loro attenzione sul Bytecoin alimentando ancora di più la tendenza al rialzo. Ovviamente l’improvviso rally del Bytecoin non è stato frutto di casualità. L’apprezzamento è iniziato non appena è stata diffusa la notizia dell’inserimento della stessa crypto su Binance, l’exchange più famoso e più utlizzato al mondo. Quando Binance ha fisicamente aperto al BCN, allora ecco che le quotazioni della criptovaluta hanno iniziato a salire velocemente raggiungendo in poche ore il +170%.
E’ stato a questo punto che si è verificato l’imprevisto. Come nella più classica delle situazioni create da un sovracarico dei server, gli elevati volumi sul BCN hanno determinato il crash e la criptovaluta è scomparsa dalle piattaforme. Server giù quindi e ovviamente impossibilità improvvisa di scambiare Bytecoin. Questa situazione ha alimentato paure di ogni tipo tanto che alcuni investitori si sono chiesti se quello che stava avvenendo non fosse dovuto ad una intenzione volontaria. Il Bytecoin è una truffa è stata la domanda che in tanti ieri si sono posti soprattutto nelle basi iniziali del crash del server.
Le malelingue non si sono estese senza controllo solo perchè è stata la stessa Bytecoin (società) ad intervenire immediatamente con questo comunicato chiarificatore: “La rete sta sperimentando un carico insolitamente elevato. Le transazioni potrebbero risultare ritardate, la sincronizzazione dei nodi rallentata. Il team sta lavorando duramente per risolvere questi problemi. Si consiglia vivamente di evitare qualsiasi trasferimento di BCN fino a quando la situazione non sarà risolta“. A questo primo messaggio ne è poi seguito un secondo rivolto espressamente a coloro i quali già avevano messo in dubbio l’affidabilità del Bytecoin: “Non abbiamo manipolato la quotazione del Bytecoin; non abbiamo mai avuto niente a che fare con questo“.
Il caso si è chiuso poi dopo che ore quando è stata ripristinata la possibilità di scambiare Bytecoin sulle piattaforme. Il ritorno alla normalità è stato accompagnato da una terza comunicazione: “Il portafoglio virtuale è di nuovo online. Nel caso in cui stiate riscontrando problemi nel raggiungimento del sito siete pregati di pulire la cache del vostro browser e/o di utilizzare una rete VPN. L’intero sistema è andato in sovraccarico. Forniremo ulteriori aggiornamenti nel corso della giornata odierna“.
Il caso Bytecoin, ovviamente, non si chiude qui. Il vero banco di prova sarà infatti oggi. Precedenti analoghi dimostrano che dopo questo genere di situazioni sono sempre seguiti movimenti di assestamento. E’ quindi probabile che la volatilità sul Bytecoin sia destinata a ridursi in modo massiccio, fermo restando il problema relativo al recupero della fiducia tra criptovaluta e suoi investitori.
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