Le criptovalute? Sono in procinto di subire “correzione pesante”, pari al 90%, che porterà a un “blocco del mercato di massa”.

A elaborare la tetra previsione (che, ad onor di cronaca, contrasta e non poco con quanto invece elaborato da una buona parte di analisti) è la società d’investimento tecnologico GP Bullhond, che in un report della scorsa settimana ha delineato lo stato attuale e futuro delle criptovalute, della tecnologia blockchain, dell’offerta iniziale di monete (ICO).

Ebbene, le previsioni non sono affatto rosee, considerato che GP Bullhond stima che le criptovalute subiranno una correzione del 90% entro i prossimi 12 mesi, a margine della quale si salveranno “pochissime società”.

In particolare, Sebastian Markowsky, direttore di GP Bullhound e principale autore del rapporto, ha spiegato che è probabile che gli investitori istituzionali entrino nel mercato e aumentino il prezzo delle valute digitali. Ha anche specificato che altri investitori al dettaglio entreranno nello stesso mercato, acquistando criptovalute a prezzi elevati. Tuttavia, poiché il mercato inizierà ad andare incontro a forti cali nei prossimi mesi, questa situazione esasperante determinerà “panico”, sell-off e probabile correzione.

La quiete dopo la tempesta

Ad ogni modo, Markowsky ha anche precisato che “una volta passato questo cripto-inverno, le dinamiche di crescita per i pochi sopravvissuti saranno senza precedenti”.

Attualmente sul mercato esistono almeno 1.500 criptovalute, e ogni mese si aggiungono nuovi asset. Nonostante ciò, Bitcoin rimane ancora la più grande alternativa per capitalizzazione di mercato, seguita da Ethereum e Ripple. Dopo aver raggiunto livelli record alla fine dello scorso anno, queste criptovalute hanno subito forti cali nel primo trimestre del 2018, ma hanno lentamente iniziato a riprendersi.

Il valore e il destino delle criptovalute sono stati drasticamente dibattuti nell’ultimo anno. Il noto economista Nouriel Roubini ha predetto che il Bitcoin avrebbe subito uno “schianto” a zero dollari, mentre Warren Buffett ha equiparato le valute digitali al veleno per topi, specificando poi a gennaio di quest’anno di ritenere che “con certezza arriveranno a una brutta fine”.

Ad ogni modo, molti esperti suggeriscono che in realtà ci sono una serie di fattori che potrebbero far aumentare i prezzi quest’anno. Ma, secondo una buona parte degli osservatori, è il comportamento degli investitori che alla fine determinerà ancora il prezzo.

“Vedremo quattro fattori di influenza quest’anno: la regolamentazione, l’incremento dell’interconnessione dei mercati, più tipi e più varietà di strumenti e l’arrivo di denaro istituzionale, che aggiungeranno benzina al fuoco e porteranno nuova efficienza al campo di gioco” – ha commentato Charlie Hayter, CEO di CryptoCompare.

Al di là delle visioni ribassiste del report, rammentiamo come ci sono un elevato numero di voci che si dicono ancora rialziste sulle criptovalute. Thomas Lee, co-fondatore e capo della ricerca di Fundstrat, ha ad esempio affermato che Bitcoin potrebbe raggiungere $ 25.000 quest’anno, con un rialzo del 170% rispetto alle odierne quotazioni.

Le ICO non spariranno

Il report di GP Bullhound esplora altresì il mondo dell’offerta iniziale di monete (ICO), ovvero dei “nuovi” metodi attraverso i quali una start-up può emettere un nuovo token digitale in cambio di denaro per raccogliere fondi. Le ICO hanno raccolto oltre $ 4 miliardi nel 2017, secondo GP Bullhound. Ma, allo stesso tempo, ci sono state numerose truffe di alto profilo nl mercato.

Ebbene, GP Bullhound ha previsto che i finanziamenti mediante ICO continueranno ad esistere, ma matureranno in misura notevole rispetto ad oggi. Mentre molti investitori investono in ICO senza che la società mostri nemmeno un paper, questo nei prossimi mesi potrebbe cambiare, rendendo impossibile raccogliere fondi senza una trasparenza di rilievo.

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