Criptovalute, rendimenti boom ad aprile 2018

Pubblicato da Roberto R. - 2 Maggio 2018

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Se avete smesso di prestare attenzione alle oscillazioni quotidiane delle criptovalute, probabilmente state svolgendo un buon ruolo in uno dei settori del mercato finanziario più al centro delle attenzioni di analisi e osservatori.

Al di là di una volatilità di brevissimo termine che risulta essere ancora particolarmente evidente, e che potrebbe contraddistinguere ancora a lungo il comparto, le criptovalute sono in grado di regalare agli investitori delle gradite sorprese su orizzonti temporali più ampi. Tutte le principali monete digitali hanno ad esempio mostrato sostanziali guadagni ad aprile, sulla scia dell’evidenza che gli investitori hanno riacquistato fiducia nelle valute come Bitcoin, Ethereum e Ripple, dopo i forti cali del primo trimestre.

Bitcoin, ad esempio, la più nota e capitalizzata delle criptovalute, ha visto il suo valore aumentare del 32% in aprile, passando da $ 6.978,63 a oltre $ 9,246 secondo i dati di CoinMarketCap. Ethereum, nel frattempo, è cresciuto del 69% nello stesso mese, mentre Ripple ha prodotto una simile prestazione, con un aumento del 66%.

Non solo. L’indice MVIS CryptoCompare Digital Assets 10, che si basa sulla capitalizzazione di mercato delle 10 risorse digitali più grandi, ha mostrato un aumento complessivo del 68% ad aprile.

Ma cosa c’è dietro questo grande salto? La ragione (o le ragioni) è sicuramente meno chiara, come spesso accade con le fluttuazioni crittografiche. Alcuni analisti dicono ad esempio che molti investitori si starebbero orientando in questo comparto spinti dall’euforia sorta in seguito ad alcune dichiarazioni di spessore: Tom Lee prevede ad esempio che Bitcoin raggiungerà i $ 25.000 entro la fine dell’anno, mentre John Pfeffer azzarda che potrebbe raggiungere i $ 700.000.

Intanto, Nasdaq e istituzioni finanziarie “tradizionali” compiono importanti aperture, e la blockchain è sempre più al centro dei progetti bancari. Che il 2018 possa realmente essere l’anno della maturazione del settore, come avevamo auspicato a fine 2017?

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