Il Fondo Monetario Internazionale “spinge” le quotazioni di Bitcoin

Pubblicato da Roberto R. - 18 Aprile 2018

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Bitcoin ha ricevuto un’inaspettata spinta favorevole da Christine Lagarde dopo che la timoniera del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha dettagliato i benefici globali della criptovaluta.

In un suo post, infatti, Lagarde ha scritto che le criptovalute come Bitcoin potrebbero consentire transazioni più rapide e meno costose, mentre la sottostante tecnologia blockchain potrebbe rendere più sicuri i mercati finanziari.

Subito dopo i commenti di Lagarde le quotazioni della criptovaluta più capitalizzata al mondo sono tornate sopra quota $ 8.000, sebbene non sia chiaro se i guadagni siano univocamente e direttamente attribuibili alle notizie dal FMI.

“Proprio come alcune tecnologie emerse nell’era delle dot.com hanno trasformato le nostre vite, le risorse crittografiche potrebbero avere un impatto significativo sul modo in cui risparmiamo, investiamo e paghiamo i nostri conti”, ha scritto Lagarde, per poi domandare un approccio imparziale alla regolamentazione, con la speranza di sfruttare i benefici di questa nuova generazione di asset e, contemporaneamente, minimizzare i rischi.

Ad ogni modo, Lagarde ha anche spento i fuochi dei facili entusiasmi, rammentando come “prima che i cripto-asset possano trasformare l’attività finanziaria in modo significativo e duraturo, dovranno guadagnare la fiducia e il sostegno di consumatori e autorità”.

In questo senso, “un importante passo iniziale sarà il raggiungimento di un consenso all’interno della comunità regolatoria globale sul ruolo che dovrebbero svolgere le criptovalute. Poiché i cripto-asset non conoscono confini, la cooperazione internazionale sarà essenziale” – ha chiosato Lagarde, che appena un mese fa si era espressa in maniera molto più preoccupata su questo comparto.

A proposito di timori, in quell’occasione la responsabile del FMI ha spiegato tutti i rischi della natura decentralizzata e semi-anonima della tecnologia criptovalutaria, come quelli che includono il finanziamento del terrorismo e nuovi metodi di riciclaggio di denaro, nonché la facilitazione dell’acquisto di droga e armi su Internet.

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