Conviene investire nelle principali criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Ripple e Litecoin? Se lo è recentemente chiesto Panos Mourdoukoutas, su questo approfondimento di Forbes, rammentando come gli impieghi in tali asset siano stati contemporaneamente dei buoni e dei cattivi investimenti: buoni, perché coloro che li hanno acquistati prima della loro grande “corsa”, e li hanno venduti vicino ai massimi storici, alla fine dello scorso anno, hanno ottenuto straordinari rendimenti. Ma cattivi, perchè coloro che li hanno acquistati vicino ai massimi storici, e li hanno venduti nelle ultime settimane quando i prezzi sono scesi drasticamente, o continuano a trattenerli in portafoglio, stanno andando incontro a pesanti perdite.
Ad ogni modo, questo è il passato. E il futuro?
Il giornalista ci ricorda che Nathan Worsley, CTO di LocalCoinSwap è sicuramente uno degli ottimisti, sebbene interpreti (a nostro giudizio, correttamente) le criptovalute più come innovazioni tecnologiche piuttosto che dei sistemi per poter ottenere ricchi guadagni in breve tempo.
Quando investi in qualsiasi criptovaluta, dovresti investire nella tecnologia che sta dietro. La criptovaluta non è uno schema che può farti arricchire rapidamente, ma è una rivoluzione tecnologica con il potenziale di distruggere i principi fondamentali dei sistemi finanziari globali.
Ma su quali criptovalute conviene puntare? Worsley non ha dubbi, ed esprime un concreto gradimento per Bitcoin.
Bitcoin ha resistito alla prova del tempo e agli attacchi multipli di avversari dotati di risorse adeguate. È una criptovaluta su cui ci si può basare, e con la rete di Lightning arriveranno grandi benefici.
Bene anche la valutazione su Ethereum.
Ethereum è una blockchain fondata da una delle più grandi menti della nostra generazione. Come base essenziale per la nascita di centinaia di altre criptovalute, Ethereum ha il potenziale per rivaleggiare con Bitcoin.
Worsley esprime considerazioni sostanzialmente positive anche per Ripple, definendolo come uno strumento che potrebbe realmente migliorare alcuni aspetti dei sistemi bancari, mentre più tenue è la visione su Litecoin.
Litecoin, il fratello minore di Bitcoin e uno dei primi veri ‘Altcoin’, non offre eccitanti sviluppi tecnologici rispetto al protocollo Bitcoin ma è probabile che sia un elemento permanente nell’ecosistema crittografico ancora per molti anni a venire.
Un altro ottimista in tal senso è Oz Sultan, capo stratega di CG Blockchain, rialzista su Bitcoin ma… non su Ethereum.
La correzione di Bitcoin è dovuta a una serie di straordinarie pressioni sul mercato, ma possiamo ritenerlo un asset sicuro. Ethereum ha subito una correzione importante dopo importanti spostamenti del mercato in numerosi ICO di alto profilo e si trova di fronte alle pressioni esercitate da Bitcoin.
Anche David Sapper, COO di Blockbid, è tra coloro che scommette su posizioni rialziste. Mentre il valore di alcune monete e token alternativi meno conosciuti ha il potenziale per svanire, sostiene l’esperto, i principali progetti criptovalutari andranno in contro a nuovi incrementi di valore, ricompensando chi ha avuto la pazienza di tenere le monete in portafoglio.
Tuttavia, John Hagensen, fondatore e amministratore delegato di Keystone Wealth Partners, è molto più scettico sull’investire in criptovalute.
Dipende tutto da cosa si intende per ‘investimento'”. Se un investimento è una scommessa speculativa che ha il potenziale per guadagni considerevoli a breve termine o perdite catastrofiche, allora le criptovalute sono un investimento. Al contrario, se un “investimento” è radicato nella disciplina, nella strategia, nello studio e nella diversificazione, con l’obiettivo di massimizzare i rendimenti per un rischio dichiarato, le criptovalute non sono un investimento, ma sono più vicine a un gioco d’azzardo.
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