Le quotazioni della criptovalute, dopo una settimana molto complicata, hanno imboccato con decisione la via del rialzo. Sia il Bitcoin che tutte le altre altcoin oggi segnano variazioni positive in alcuni casi molto accentuate. Il ritorno della fiducia su tutte le criptovalute è stato possibile grazie alle prime novità che sono arrivate dal G20 di Buenos Aires. Proprio l’attesa per quelle che sarebbero state le decisioni sulle criptovalute da parte del summit che riunisce i 20 paesi più industrializzati al mondo, aveva determinato la scorsa settimana il crollo del Bitcoin e di tutte le altre altcoin. Il forte ribasso della quotazione BTC era stato il risultato del crescente timore che il G20 potesse adottare un approccio quasi di tipo repressivo sulle criptovalute. Ebbene, stando alle prime indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, non solo dai 20 paesi più industrializzati al mondo non sarebbe arrivata alcuna crociata nei confronti del Bitcoin, ma addirittura il G20 avrebbe leggittimato le criptovalute. Tutte queste informazioni di indirizzo sono contenute in un comunicato stampa arrivato da Buenos Aires nel quale si riconosce che “l’innovazione tecnologica, inclusa quella dei cripto-asset, ha il potenziale per migliorare l’efficienza e l’inclusività del sistema finanziario oltre che l’economia“.
In pratica se questo testo lasciato trapelare da Bloomberg dovesse davvero corrispondere a quello che poi sarà il documento complessivo del G20, gli investitori in criptovalute potrebbero tirare un sospiro di sollievo. Le parole virgolettate, infatti, valgono più di tanti rumors e dimostrano che il G20 non è contrario allo sviluppo delle monete virtuali.
Sono state proprio le parole riportate da Bloomberg a riportare il sereno sulle criptovalute. Non tutte le crypto registrano variazioni forti ma la tendenza in atto è comunque inequivocabile. Come emerge dai dati in tempo reale forniti da CoinMarketCap, la quotazione Bitcoin oggi avanza del 6,7% a quota 9000 dollari, quella di Ethereum è in rialzo dell’8,6% mentre il prezzo di Ripple oggi è più staccato con un rialzo di appena il 2,5%. Tra le criptovalute a maggiore capitalizzazione monitorate da CoinMarketCap, a strappare la progressione più significatica è Cardano che registra un rialzo del 14%. Unico caso di criptovaluta in rosso, e quindi indifferente alle positive indicazioni arrivate dal G20, è NEM che addirittura perde il 6%.
In un mercato che conosce molto bene il peso della volatilità, è scontato che sia già partita la corsa degli investitori a capire quanto il rally del Bitcoin possa proseguire. L’effetto innescato dalle dichiarazioni ufficiose in arrivo da Buenos Aires potrà sostenere a lungo la ripresa delle quotazioni delle cripto o sarà il solito fuoco di paglia? Per dare una risposta a questa domanda è utile andare a guardare al comunicato del G20 nella sua interezza. E’ la stessa Bloomberg, infatti, a ricordare che il G20 riconoscere si le criptovalute ma al tempo stesso risconosce anche le problematiche connesse con la natura stessa del Bitcoin. In particolare i partecipanti al G20 avrebbero citato tra i rischi una serie di questioni aperte come la protezione di consumatori e investitori, la tutela dell’integrità di mercato, la prevenzione dell’evasione fiscale, la lotta al riciclaggio di denaro e per ultimo, ma non per importanza, il contrasto dei finanziamenti al terrorismo. Insomma i giochi sul futuro delle criptovalute sono più aperti che mai. Il G20 ha per questo motivo confermato il suo impegno alla implementazione degli standard GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale) nell’ottica di una prossima revisione e implementazione globale degli stessi parametri.
Il risultato finale della partita che si è giocata nel G20 sulle criptovalute è sintetizzabile in questo concetto: il Bitcoin non è un pericolo per la stabilità del sistema economico ma presenta una serie di problematiche natutali e fisiologiche che vanno affontante. Uno a Uno.
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