Il rally di Ripple è durato circa 24 ore ore, il tempo, ossia, che arrivasse la smentita dei diretti interessati ai rumors che ieri avevano spinto al rialzo la quotazione XRP. Come avevano certamente previsto gli investitori più accorti, dopo il boom è arrivato il crollo di Ripple. La quotazione XRP oggi cede il 6,2% ma soprattutto scende al di sotto della soglia psicologia collocata a 1 dollaro. Il crollo di Ripple oggi è stato innescato da un tweet apparso sul profilo di Coinbase. Un semplicissimo posto ma molto pesante è bastato agli investitori per cambiare approccio su Ripple. Il cambio di prospettiva sulla terza criptovaluta per capitalizzazione è stato evidente nel CFD trading. Non appena Coinbase ha pubblicato questo famoso twett è subito iniziato un riposizionamento sulla criptovaluta. Ma cosa ha scritto di così grave Coinbase per determinare questo repentino cambio di rotta? Per inquadrare permettamente quanto avvenuto bisogna fare un salto indietro a ieri quando la quotazione XRP aveva tratto supporto da due distinte notizie per lanciarsi in alto.
Da un lato, infatti, c’era stata la sottoscrizione di nuova partnership tra la stessa Ripple e Fleetcoor Technologies, società quotata a Wall Street che opera come provider di transazioni internazionali. Un accordo, avente ad oggetto la possibilità per la soeità americana di utilizzare l’xRapid della società di Ripple per migliorare il proprio sistema di pagamenti, che era stato subito valutato positivamente dal mercato. Come ha dimostrato però la cronaca recente, questa intesa da sola non avrebbe avuto alcun effetto se non fosse intervenuto il secondo elemento che ha letteralmente infiammato i mercati ossia la possibilità di quotazione di Ripple su Coinbase.
L’ipotesi listing di Ripple su Coinbase è stata ovviamente valutata positivamente dagli investitori ma ha avuto la durata di un fuoco di paglia. Dopo poche ore dalla diffusione dell’indicrezione, Ripple è tornata con i piedi per terra perchè la stessa Coinbase, appunto con un tweet, ha negato tutto. E’ interessante rilevare però che i rumors su trattative tra Ripple e Coinbase erano poggiati solo su una circostanza che, euforia a parte, assume oggi le caratteristiche della contingenza: la partecipazione congiunta del chief operating officer di Coinbase e del chief executive di Ripple in un episodio speciale di “Fast Money“, un noto programma della Cnbc. E’ bastato solo questo per far volare il prezzo di XRP. Ebbene il crollo di Ripple oggi è avvenuto perchè la conclusione (affrettata) alla quale gli investitori erano arrivati ieri si è sgonfiata con un semplice tweet. Coinbase, infatti, dopo aver appresso dell’ipotesi che circolava sul mercato aumentando gli acquisti di Ripple, ha puntualizzato che non c’è nulla di concreto in merito a trattative tra la stessa Coinbase e Ripple. Per mettere poi definitivamente a tacere ogni speranza, Coinbase ha anche aggiunto che “Ogni comunicato che affermi il contrario è falso e non è autorizzato dalla società“. Un modo perentorio per invitare chiunque a non dar retta alle prime indiscrezioni che circolano.
Il crollo di Ripple oggi può essere assimilato a quello delle azioni Snapchat nelle scorse settimane. Anche allora, infatti, fu sufficiente su semplice tweet per far crollare le quotazioni. Il contesto dei due casi, però, è completamente diverso. Quanto successo alla quotazione Ripple oggi dimostra il peso che ha la volatlità sulle criptovalute: i rally nascono velocemente, si sviluppano altrettanto velocemnete e vengono quindi smontati con rapidità.
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