Il Bitcoin è sicuro? Mentre è da mesi in corso un dibattito su questa qustione dal Giappone è arrivata una notizia che ha lasciato investitori e traders con la bocca aperta: a causa di un errore di tipo glitch su un exchange nipponico, alcuni compratorori si sono dati allo sfrenato shopping di Bitcoin senza spendere un solo dollaro. La storia in arrivo dl Giappone, precisamente da Osaka, ha dimostrato che comprare Bitcoin gratis è possibile ma ad una sola condizione: è necessario trovarsi al momento giusto e nel posto giusto (o per meglio dire sul sito giusto). Il momento giusto per comprare Bitcoin gratis è ovviamente una fase in cui non c’è molta affluenza e non ci sono molti scambi. Solo così è infatti possibile non dare nell’occhio. Ironia a parte, l’unico modo per comprare Bitcoin gratis è quello di essere molto fortunati.

La fortuna non è certamente mancata a sette investitori giapponesi che lo scorso 16 febbraio alle ore 5,40 si trovavano sul sito di un exchange di Osaka (Zaif) per svolgere la consueta attività di monitoraggi pre-acquisto. I sette fortunati alle 5,40 si sono resi conto che qualcosa non andava. Secondo gli accertamenti compiuti dalla piattaforma di scambio di criptovalute proprio alle 5,40 si è creata una falla temporanea di sistema che è durata appena 18 minuti. Alle ore 5,58, infatti, l’errore glitch è stato risolto dai sistemisti e l’exchange è stato riportato alla normalità. In quei 18 minuti, però, i sette fortunati hanno ben pensato di approfittare della situazione e comprare Bitcoin gratis. I furbetti del Bitcoin, infatti, hanno comprato migliaia di dollari di BTC senza sborsare un solo cent ma semplicemente facendo click. 

Ovviamente i sette fortunati sono stati intercettati e, dopo neppure due ore, tutte le transazioni eseguite in quei 18 minuti di “anarchia” di sistema sono state annullate. Per sei investitori che erano riusciti a comprare Bitcoin gratis approfittando di una situazione imprevista e assurda, di questa esperienza resterà solo il ricordo. La piattaforma di scambio di criptovalute, infatti, si è ripresa i Bitcoin che erano in libera uscita. 

Caso chiuso quindi? Assolutamente no perchè, secondo quanto raccontato dalla stampa giapponese, uno dei fortumati investitori non avrebbe ancora restituito il malloppo (in BTC). Questo investitore non sarebbe uno qualsiasi dei sette fortunati ma bensì quello ispirato. Secondo i media, infatti, l’uomo si sarebbe messo in tasca (anzi nel portafoglio digitale) qualcosa come 16mila mld di BTC. Si tratta di una somma immensa se si considera che i Bitcoin oggi non circolazione non arrivano a 200 miliardi di dollari. L’ultimo dei furbetti del BTC, consapevole che la fortuna sarebbe durata poco, ha portato il suo malloppo digitale fuori dall’Exchange provando a vendere tutto. I problemi per lui sono iniziati proprio in questa fase. Molti investitori e compratori hanno rivelato la strana anomalia e immediatamente sulla rete non si è parlato di altro. Insomma, l’uomo che era riuscito a comprare Bitcoin gratis sarà costretto a restituire fino all’ultimo BTC.

Quello che è avvenuto però in Giappone non è solo una simpatica storia ma è anche un ulteriore esempio del probela sicurezza con cui le criptovalute devono fare i conti. Alcuni mesi fa sempre in Giappone ci fu un attacco hacker a una piattaforma e la stessa piattaforma Zaif di Osaka è uno dei 16 operatori accreditati presso l’agenzia di regolamentazione dei servizi finanziari giapponese, la FSA. Il caso di Osaka, quindi, dimostra che la creazione di un sistema di controllo e regolamentazione sulle criptovalute in Giappone è ancora in corso di esecuzione e non può dirsi completo.

Intanto, a seguito del clamoroso caso giapponese, il prezzo del Bitcoin oggi è in calo del 3%. 

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