C’è un crollo di Ethereum all’orizzonte? Questa domanda potrebbe sembrare strana se si considerano quelle che sono le attuali quotazioni ETH. In un contesto che vede la stragrande maggioranza delle criptovalute in forte difficoltà, il prezzo di Ethereum oggi registra un rialzo del 4,68% consentendo alla tradizionale rivale del Bitcoin di consolidare il suo secondo posto (appunto alle spalle del BTC) nella classifica delle crypto a più alta capitalizzazione. La progressione della quotazione ETH permette inoltre ad Ethereum di staccare Ripple, la quale si conferma si al terzo posto ma ha perso lo smalto di un tempo. Ebbene, nonostante questo quadro rassicurante, c’è chi ritiene che un vero terremoto stia per interessare ETH. A lanciare questo allarme è stato il sito usethebitcoin.com. Secondo questo portale due eventi potrebbero condizionare nel breve termine il futuro di Ethereum. Il primo evento è il possible passaggio dall’algortitmo Proof of Work (POW) all’algoritmo Proof of Stake (PoS). Il secondo evento è invece il possibile lancio di un hard fork che porterebbe alla creazione di Ethereum Cash. Il progetto di fork Ethereum non è nuovo ma fino ad ora si è sempre trattato di indiscrezioni senza mai nulla di concreto.
Secondo il citato sito i due eventi sarebbero in stretta connessione tra di loro e creerebbero le condizioni per un vero e proprio terremoto. Per capire quello che potrebbe avvenire è necessario aver ben chiaro quello che si intende con i termini POW e PoS. Come è noto per mettere in sicurezza una rete di criptovaluta c’è bisogno di un algoritmo come il POW – Proof-of-work che, fino ad oggi, è stato utilizzato per Ethereum. Il POW presenta un punto debole non indifferente che è rappresentato dall’elevato consumo di energia necessario per l’estrazione di nuova moneta virtuale. Oggi i minatori sono costretti a pagare l’elettricità in cambio di gettoni.
Usethebitcoin.com ritiene che Ethereum potrebbe presto decidere di passare al POW al PoS, Proof of Stake. Adottando il nuovo protocollo di sicurezza, ETH riuscerebbe a risolvere l’atavico problema dell’altissimo consumo di energia. Passando al PoS, però, chi già è ricco di thereum lo sarebbe ancora di più mentre chi ha scommesso sul mining di Ethereum si ritroverebbe a mani vuote. Gli esperti ritengono che il passaggio di Ethereum dal POW al PoS possa tradursi in un vero e proprio terremoto. E’ logico chiedersi cosa pensa di questa metamorfosi Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum. Ebbene il genio delle crypto è favorevole al passaggio dal POW al PoS ma questo potrebbe non essere sufficiente per mettere al riparo ETH.
Il passaggio al nuovo protocollo, e quindi di entra nel secondo fattore alla base del possibile terremoto della quotazione ETH, potrebbe poi spingere Ethereum a lanciare finalmente quel progetto fork di cui da tempo si parla. Ethereum Cash, la crypto che nascerebbe dalla scissione, sarebbe patrocinata da quegli sviluppatori contrari al Proof of Stake. Questo evento potrebbe avere un effetto immediato sull’andamento della quotazione ETH (Classic).
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