L’andamento della quotazione Ripple e quello della quotazione Stellar Lumens sono oggi i peggiori dopo che tutto il mondo delle criptovalute è stato scosso dalla notizia di un gigantesco furto telematico. Secondo i dati in tempo reale di CoinMarketCap, dal prezzo del Bitcoin a quello di Ethereum fino a Cardano oggi è tutto un prevalere di vendite. Vendere le criptovalute sembra essere diventata la parola d’ordine di investitori che appaiono sempre più spaventati dall’eventualità che tutto il mondo delle valute virtuali possa sbriciolarsi a seguito di furti tecnologici che sono in grado di prosciugare tutto. Come sempre avviene in questi casi, se Ripple crolla (per fare un esempio) è quasi scontato che in automatico si inizi a parlare di bolla di Ripple. In realtà, come mostrano anche le quotazioni di oggi, parlare dello spauracchio di “bolla delle criptovalute” è come fare riferimento ad uno spauracchio che viene agitato per nascondere l’esistenza di quelli che sono i veri problemi di questo mondo. Se il Bitcoin, Ethereum e Ripple oggi hanno un problema esso si chiama “sicurezza”.
L’attacco hacker che ha gettato nel panico gli investitori non è stato subito ammesso dalla piattaforma che è stata colpita ossia la giapponese Coincheck. Il famoso exchange giapponese già venerdì aveva bloccato le sue attività parlando di generici problemi. Tali problematiche, però, non era stato specificate e probabilmente si sarebbe andati per le lunghe se non fosse stata la stampa ad ammettere che Coincheck era rimasta vittima di un attacco. Ben 58 miliardi di yen in criptovaluta NEM erano stati prelevati dell’exchange lasciando titolari della piattaforma e investitori a bocca asciutta. Ovviamente non appena è stata chiara l’entità del furto, le vendite si sono scatenate non solo su NEM ma anche su tutte le altre criptovalute. La variazione negativa prosegue anche oggi con la quotazione Ripple e quella Stellar Lumens che sono le peggiori.
Se tutte le criptovalute non sono andate e picco è stato solo perchè Coincheck ha subito dichiarato di essere pronta a rimborsare i clienti derubati. L’exchenge giappoonese ha fatto sapere di essere pronta a coprire i danni subiti da almeno il 90% dei sui clienti mettendo sul piatto circa 400mila dollari. Ovviamente, almeno fino ad ora, i dettagli del rimborso non sono stati resi noti ma nessuno mette in discussione la promessa della società giapponese. Il rimborso quindi ci sarà e questa è ovviamente una buona notizia per tutti i clienti che sono rimasti vittime di quello che è stato ribattezzato come il più grande furto di criptovaluta al mondo. Ciò che resterà di questa incresciosa situazione saranno invece le polemiche sulla sicurezza degli exchange. Tali diatribe interessano comunque poco coloro i quali hanno scelto di investire in criptovalute attraverso un’ottica mercamente speculativa. Tali investitori sono soprattutto interessati alle ripercussioni che questo evento ha generato sull’andamento delle quotazioni delle criptovalute. Ebbene, come è logico che fosse, il prezzo di NEM è quello che ha subito i danni maggori ma anche Ripple e Stellar sono finite in forte ribasso. Unica eccezione oggi ad un sentiment negativo è rappresentata dalla quotazione NEO che invece segna un rialzo del 3% mentre scriviamo.
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