Le voci su un possibile crollo del Bitcoin, di Ripple e, più in generale di tutte le crypto, non sono finite del dimenticatoio. Se è vero che la quotazione BTC o la quotazione XRP (solo per fare due esempi) non stanno più registrando ribassi molto consistenti, è altrettanto vero che il prezzo di Ripple oggi e di tutte le altre altocoin è lontano da quello di un mese fa. In questo contesto caratterizzato da una volatilità molto forte, è ovvio che i timori di un crollo del Bitcoin continuino a mantenersi vivi. Nelle scorse settimane si è molto parlato di bolla delle criptovalute, anche negli ultimi giorni, le voci sul crollo della quotazione BTC non sono mancate con il celebre speculatore George Soros che ha messo in guardia dai rischi delle criptomonete. Insomma per molti il rischio che le criptovalute crollino resta molto alto. Dinanzi alla forte confusione che sembra caratterizzare questo argomento, fare chiarezza diventa un imperativo categorico. La domanda che ogni investitore che è solito fare trading sulle criptovalute dovrebbe porsi è in quali condizioni Bitcoin, Ripple e tutte le altre altocoin potrebbero sgonfiarsi in modo verticale. In altre parole quando è possibile un crollo di tutte le criptovalute? I rischi che le crypto corrono sono di tre diverse tipologie. Un primo rischio è connesso alla regolamentazione, un secondo agli exchange e un terzo al credito. 

Per quello che riguarda la regolamentazione, il Bitcoin, Ripple e le altre crypto potrebbero crollare se le autorità di regolamentazione in Europa, in Usa o in Asia dovessero adottare la decisione drastica di unire le loro forze e decidere di vietare gli exchange mettendo al bando tutte le società che offrono servizi in relazione alle crypto. Una decisione di questo tipo, per quanto poco probabile, non è comunque da escludere a priori. Se le autorità di controllo dei principali mercai dovessero decidere di mettere praticamente fuori legge il Bitcoin & C. immediatamente il prezzo del BTC (ma anche il prezzo di XRP) andrebbe a fondo. La possibilità che l’Europa e gli Usa decidano di mettere al bando le criptovalute non arriva al 10%, tuttavia, per avere un’idea degli effetti che si verrebbero a creare, basta guardare a quello che è avvenute nelle scorse sedute a seguito delle indiscrezioni sulla possibile introduzione del divieto di tradibg automatizzato sulle crypto da parte della Cina. Per farla breve basta un divieto coordinato da parte di tutti gli Stati e il Bitcoin, Ripple e tutte le altre altcoin andrebbero a picco. I precedenti storici non mancano. Prima del 2014, un solo exchange, Mt. Gox, rappresentava ben il 70% del volume complessivo degli scambi. Ebbene, bastò che questo exchange sospendesse le sue attività, per generare un crollo dell80% da parte dell’intero mercato delle valute digitali.

Oggi lo scenario è cambiato rispetto al 2014 visto che non c’è alcun exchange che può vantare oltre il 10% dell’intero volume di trading. Tuttavia alcuni exchange chiave svolgono un ruolo importante come coinbase e la sua soluzione backend GDax. Sotto questo punto di vista il crollo delle criptovalute potrebbe esserci nel caso in cui di dovesse verificare una cessazione del flusso di valute tradizionali.

Dopo regolamentazione e exchange, il terzo rischio che le criptovalute potrebbero correre riguarda il credito. Alcuni exchange, infatti, permettono di comprare Bitcoin, Ripple o altre crypto con la carta di credito e consentono anche di utilizzare la leva. Ebbene un fattore di preoccupazione è rappresentato da fatto che, come confermato da una recente ricerca il 3-4% degli acquisti effettuati a credito potrebbero non essere rimborsati dall’acquirente.

In generale sul mercato delle criptovalute si può dire che tutto vada bene fino a quando il trend si mantiene rialzista. Un prolungato movimento laterale, però, potrebbe essere un problema per i traders che devono chiudere le loro posizioni. 

In conclusione, quindi, è innegabile che i fattori che si sono descritti rappresentino dei rischi per le criptovalute. Il crollo del Bitcoin &C. potrebbe essere nel momento in cui questi tre rischi si dovessero manifestare tutti assieme. Tale scenario non è da ritenere impossibile. Ogni elemento che può portare ad un crollo delle criptovalute è strettamente collegato ad un altro fattore destabilizzante come in un domino. Proprio per questo motivo chi fa trading sulle cripto dovrebbe essere lesto a cogliere i segnali di debolezza. 

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