La Banca Centrale Europea ha fatto passare un messaggio molto importante sulle criptovalute. La BCE, da sempre favorevole all’introduzione di una regolamentazione delle cripto, ha fatto sapere di attendersi un inserimento della questione “regole” nell’agenda del G20 che si terrà a Buenos Aires a marzo. Ad esporsi su questo argomento è stato il membro del consiglio della BCE Benoit Coeure che, a margine di un suo intervento al World Economic Forum 2018 in corso a Davos, ha affermato che è necessario fare del Bitcoin e delle altre criptovalute un argomento politico. Coeure non è il primo rappresentante europeo ad esporsi sull’argomento visto che un dibattito sulla regolamentazione della criptovalute era stato esortato anche dal ministro dell’economia francese Brune Le Maire. 

Si può ritenere che le esortazioni giunte da autorevoli rapprentanti politici ed economici dell’Europa possano andare ad impattare sull’andamento delle quotazioni delle criptovalute. Il contesto generale suggerisce che la questione delle regole non possa più essere rinviata. In poche parole se non sarà in occasione del G20, comunque le criptovalute saranno destinate ad entrare nell’agenda politica dell’Europa prima o poi. Su questo fronte le autorità europee non sono comunque sole. 

Il primo ministro britannico Theresa May e il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin hanno entrambi espresso l’auspicio che l’argomento possa essere approfondito. 

Al di là di tali dichiarazioni, però, quello che balza all’occhio è l’esistenza di punti di vista diversi sulla regolamentazione delle criptovalute. Il vice governatore della banca centrale svedese, sempre nel corso del vertice in corso a Davos, ci è andato giù pesante affermando che il Bitcoin e le altre crypto “non soddisfano i criteri per essere chiamati denaro“. Secondo il banchiere, tutte le criptovalute non sono in grado di rappresentare una riserva stabile di valore poichè soggette a forte fluttuazioni. “Possono essere definiti una risorsa, va bene, ma non sono una buona versione del denaro” ha affermato il vice numero uno della banca centrale svedese che ha poi aggiunto, riferendosi al solo Bitcoin, che non si tratta di “un mezzo di scambio molto efficiente perché nessuno fa la spesa con i BTC“. 

Ancora una volta, quindi, come si evince da queste dichiarazioni, la questione criptovaluta divide con la politica e la finanza tradizionali che puntano all’introduzione di regole. Intanto la quotazione BTC oggi non ha segnato significative variazioni al contrario del prezzo di Ripple che invece ha perso il 4% circa. Come già avvenuto nelle ultime giornate, anche oggi è stata Stellar Lumens ad apprezzarsi maggiormente con un aumento del 4% del suo valore e quindi un incremento della capitalizzazione. 

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