Il crollo del Bitcoin non si arresta mentre coloro i quali fino a ieri avevano un portafoglio costituito soprattutto da BTC si stanno spostando verso altri asset. La tendenza, già in corso da alcune settimane, si è rafforzata nelle ultime sedute. In effetti se il Bitcoin oggi segna una ulteriore flessione del 5% e soprattutto si porta al di sotto dei 9000 dollari, è evidente che molti investitori stanno cambiando direzione. Le indiscrezioni di fine dicembre sulla possibile bolla del Bitcoin sono certamente esagerate ma è un dato di fatto che la quotazione BTC si stia progressivamente allontanando dai livelli record raggiunti a metà mese scorso.

I numeri sono chiari e anche se la caduta del Bitcoin non è un fatto isolato, anche Ripple oggi è in forte ribasso ad esempio, molti traders iniziano a correre ai ripari individuando canali alternativi di investimento. E’ infatti vero che con il trading di CFD è possibile guadagnare anche in caso di ribasso della quotazione BTC, ma una volatilità eccessiva sta facendo saltare molti nervi. Sulle piattaforme di social trading, infatti, si parla da tempo di un rilancio del prezzo del BTC dopo i recenti crolli ma l’unico risultato concreto è che anche oggi la quotazione del Bitcoin è in forte calo. 

E’ andando a guardare ai grafici che emerge con evidenza la particolarità del momentum che il Bitcoin attraversa. Nel corso dell’ultimo mese, infatti, la quotazione BTC ha segnato un calo del 40%. Chi un mese aveva in portafoglio Bitcoin e non ha alleggerito la sua esposizione convinto che prima o poi arrivasse un rialzo, oggi si ritrova con un asset che vale quasi la metà rispetto a 30 giorni fa. Proprio dinanzi ad un crollo del Bitcoin che sembra non incontrare freni, tanti traders stanno correndo ai ripari. In temini di tendenza è infatti in corso una fuga dal Bitcoin verso quello che da sempre è il bene rifugio per eccellezza ossia l’oro. In Europa soprattutto si rileva un “aumento della domanda quintuplicato” proprio a causa della paura che il crollo del Bitcon oggi possa trasformarsi in un tracollo domani. 

Questa tendenza sembra confermare l’allarme che fu lanciato dal veterano di Wall Street Peter Boockvar nei giorni scorsi. L’investitore aveva parlato di possibile “crollo epico” del Bitcoin. Addirittura Boockvar si era spinto a parlare di possibile caduta della quotazione BTC in un range compreso tra i 1000 dollari e i 3000 dollari. In pratica il prezzo del Bitcoin, secondo il noto trader, rischierebbe di perdere il 90% del suo valore di oggi. 

La fuga verso l’oro sarebbe la conferma che forse la parole di Boockvar non sono da bollare a priori come eccessivamente pessimistiche. Il cirettore di Coininvest Daniel Marburger, ha riconosciuto che oggi “i trader di oro sono sommersi dalle richieste di persone che vogliono investire nel metallo prezioso più affidabile” aggiungendo poi che è in corso “un momento senza precedenti che mostra un chiaro orientamento degli investitori verso asset solidi in questi tempi incerti“.

Se davvero la fuga verso l’oro fosse il segnale che si sta per passare dal crollo del Bitcoin di oggi a un tracollo, sarebbe davvero improponibil farsi trovare impreparati. Certamente, nonostante il forte ribasso, la quotazione BTC resta comunque su livelli alti ma c’è un elemento che dovrebbe impesierire. Secondo il Fortune il crollo del prezzo del Bitcoin sarebbe stato maggiore rispetto a quello che si è effettivamente visto se una serie di attacchi informatici non avesse impedito agli investitori di fare quello che avevano in testa ossia vendere Bitcoin e scappare verso altri asset. 

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