Pur con qualche ritracciamento, sta proseguendo la forte crescita del business delle criptovalute, con il valore complessivo di capitalizzazione che ha ora superato i 700 miliardi di dollari, per raggiungere un nuovo massimo storico.
Secondo quanto afferma Coin Market Cap, la capitalizzazione di mercato di tutte le criptovalute in circolazione ha toccato il picco di 707 miliardi di dollari, per poi calare parzialmente a 683 miliardi di dollari, e risalire poi lievemente, senza far dimenticare dunque il record tracciato.
La capitalizzazione di mercato è una metrica di valutazione di base che moltiplica il valore di un bene – di solito un’azione di una società quotata – per l’ammontare degli asset in circolazione. La stessa misurazione si può naturalmente fare con le criptovalute, la cui capitalizzazione totale è aumentata in maniera straordinariamente significativa negli ultimi mesi, grazie al traino di molte delle oltre 1.300 valute virtuali in circolazione.
Mati Greenspan, analista di eToro, ha affermato nel suo commento giornaliero che “il sell out pre-natalizio sembra essere alle spalle”: Bitcoin, la più nota e importante criptovaluta del mondo, ha visto scendere il suo valore fino a 8.000 dollari in pochi giorni a Natale, dopo un rally davvero sensazionale nella prima parte di dicembre. I guadagni di Bitcoin sono poi ripresi nel mese di gennaio, permettendo così alla criptovaluta di iniziare l’anno con il giusto piede: si tenga tuttavia conto che a causa della crescita più che proporzionale del peso delle altre criptovalute, nonostante tale movimento il valore dei bitcoin sul totale della torta delle criptomonete è ora ai minimi.
“La capitalizzazione di mercato di Bitcoin come percentuale del cripto-mercato totale ha toccato un minimo storico sotto il 36% quando le cosiddette criptovalute alternative più piccole si sono rafforzate” – ha scritto Frank Chaparro di Business Insider citando i dati di Coin Market Cap. Insomma, vi sarebbero prove sempre più evidenti del fatto che gli investitori di criptovalute stanno evitando bitcoin a favore di ethereum e Ripple, due valute che si contendono lo status di seconda per capitalizzazione di mercato.
Intanto, non sfugge che a beneficiare di questo dinamismo siano i broker online, che stanno sfruttando le attenzioni criptovalutarie per poter rilanciare le proprie fortune.
Un esempio piuttosto palese è quanto sta accadendo in casa di Plus500, uno dei principali broker di mercato, le cui azioni sono aumentate in un solo giorno di oltre il 20% dopo che la società ha dichiarato che i profitti per l’intero anno avrebbero superato le aspettative del mercato, amplificato dall’aumento dell’interesse nei servizi di trading di criptovaluta. Plus500 Ltd ha dichiarato di aver raggiunto un fatturato record nell’ultimo trimestre del 2017 e che i ricavi e i profitti per l’intero anno sarebbero stati superiori a quanto stimato in precedenza dagli analisti.
I risultati sono stati aiutati – si legge nel comunicato – da “forti volumi” in contratti per differenza basati su criptovalute. Peraltro, il gruppo con sede in Israele ha introdotto i criptati CFD nel “lontano” 2013, ma solamente in tempi recenti i suoi prodotti sono evidentemente cresciuti di popolarità, fornendo agli investitori criptovalutari un nuovo modo per scommettere su prezzi in rialzo o in ribasso.
“Il momentum nel settore ha continuato a essere forte, con l’interesse crescente per la nostra offerta di CFD su criptovalute” – ha dichiarato Asaf Elimelech , amministratore delegato della società. Nel suo aggiornamento post-trading, la compagnia ha poi annunciato annunciato di aver attirato circa 246.000 nuovi clienti nel 2017, rispetto ai 104.432 l’anno precedente.
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