Se vuoi investire sull’energia pulita (intenzione nobilissima tenendo conto che quella climatica sarà la grande emergenza del presente e del futuro), c’è uno strumento innovativo che può fare anche al caso tuo. Si tratta del certificate di Vontobel ISIN DE000VU9WSU3 su Enel, Sunrun e Vestas. Si tratta di uno strumento molto interessante non solo per il suo scopo che resta molto nobile ma anche per quello che è il rendimento che si può conseguire.
Considerando che il certificate stacca premi trimestrale con memoria del 4,5 per cento, il rendimento annuo può essere del 18 per cento. Si verifica questa condizione nel momento in cui nessuno dei sottostanti, allo scattare delle date di valutazione, dovesse essere crollato del 50 per cento dal valore iniziale.
Al di là di quelle che sono le caratteristiche tecniche del certificate è ovvio che deciderai di investire su questo strumento solo se si dovesse verificare una condizione preliminare: la tua fiducia verso l’energia pulita. Se non pensi che questo sarà uno dei megatrend del futuro, allora è meglio lasciar perdere questo strumento.
Perchè investire sull’energia pulita conviene
Nel mondo è sempre più forte il desiderio di energia, pulita e rigenerativa. La transizione energetica, di cui tanto si parla, inizialmente è finanziata dai governi, ma poi inizierà a trovare supporto nella crescente richiesta di energia elettrica, alimentata dall’appeal delle auto elettriche e da pompe di calore al posto dei combustibili fossili. A ciò si aggiungeranno mega data center per il cloud computing e l’intelligenza artificiale.
Lo scorso 13 giugno scorso, durante una conferenza tenuta dall‘Edison Electric Institute, è stato proprio Elon Musk a fare un appello: “Non posso enfatizzarlo abbastanza, ma abbiamo bisogno di maggior elettricità. Anche se possiate pensare che sia sufficiente, vi assicuro che ne servirà di più, molto di più. E nel più breve tempo possibile“.
Il CEO di Tesla ha poi aggiunto di ritenere che il fabbisogno sarà notevolmente superiore alle stime e che potrebbe addirittura essere triplicato rispetto a oggi.
Musk non è l’unico a condividere questa prospettiva. Secondo le previsioni di un altro magnate, Bill Gates, per ottenere una rete completamente verde negli USA, sarebbe necessario un carico energetico circa 2,5 volte maggiore rispetto ad oggi. Morale: sul passaggio all’energia pulita non c’è tempo da perdere.
Secondo l’IEA, la quota di energia rinnovabile nel mix globale di produzione elettrica è destinata a passare dall’attuale 29 per cento al 35 per cento entro il 2025. La Cina contribuirà con quasi la metà della produzione rinnovabile aggiuntiva, seguita dall’Unione Europea con il 15 per cento e dagli Stati Uniti.
Questi numeri conferma che si è ancora in tempo per investire sull’energia pulita. Oggi si può farlo con il certificate di Vontobel ISIN DE000VU9WSU3 su Enel, Sunrun e Vestas.
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Certificate Vontobel per investire sull’energia pulita
Il certificate di Vontobel per investire sull’energia pulita è del tipo Memory Cash Collect e ha come sottostanti tra grandi players del settore: l’italiana Enel, la danese Vestas, leader mondiale delle turbine eoliche, e la californiana Sunrun, numero uno in Usa nei pannelli solari per abitazioni. Il rendimento, come detto, può arrivare al 18 per cento annuo mentre la protezione al capitale investito arriva fino ad un ribasso massimo dei sottostanti del 50 per cento.
Sul mercato dal 14 luglio scorso, questo certificate ha una durata di 2 anni e si può comprare a 948 euro. Acquistando a questo prezzo il prodotto (quindi sotto la pari) al momento del rimborso (a 1.000 euro di valore nominale) alle cedole si dovrebbe aggiungere un capitale gain di 52 euro pari a oltre il 5 per cento.
Il capitale è protetto fino a ribassi del 50 per cento. Nel caso in cui ci dovesse essere un calo superiore, si verrebbe a determinare una perdita sul capitale investito che sarebbe proporzionale alla performance del peggiore dei tre sottostanti.
I premi comunque godono dell’effetto memoria e di conseguenza se a una data di osservazione non ci dovessero essere le condizioni per il pagamento della cedola, allora il bonus previsto verrebbe accantonato e sarebbe corrisposto alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti hanno quotazione superiore alla barriera.
C’è però la possibilità di rimborso anticipato a partire da luglio 2024 con il meccanismo dell’autocall.
Esso scatterebbe nel caso in cui tutti e 3 i sottostanti presentino una quotazione pari o superiore al Valore iniziale. Se tale situazione si dovesse verificare allora l’investitore incasserebbe un rimboso pari al 100 per cento del valore nominale del certificate (ossia 1.000 euro) a cui si somma l’ultimo premio e gli eventuali premi congelati e che non sono stati pagati a causa effetto memoria. Scattando l’autocall l’investimento si chiuderebbe.
Se invece non ci dovesse essere un rimborso anticipato, alla scadenza di luglio 2025 sarebbero possibili due scenari: se tutti e tre i sottostanti quotano sopra alla barriera, il certificate è rimborsato a 1.000 euro (100 per cento del Valore nominale) e l’investitore incamera l’ultimo premio e tutti i premi precedenti eventualmente non pagati; se anche uno dei sottostanti verifica un ribasso del 50 per cento rispetto al valore iniziale, allora niente premio per l’investitore e il rimborso viene effettuato in proporzione alla performance del peggiore dei due sottostanti.
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