BNP Paribas ha annunciato con un comunicato stampa di aver lanciato sul mercato la prima gamma di Turbo Unlimited Certificate su azioni americane.

Nel comunicato l’istituto di credito precisa come le azioni americane, e in particolar modo i titoli tecnologici, siano in grado di rappresentare una classe di sottostanti particolarmente ricercata dagli investitori, proprio per le loro caratteristiche di volatilità e di direzionalità.

Attraverso tale nuova emissione, dunque, BNP Paribas permetterà all’investitore di scegliere tra un’ampia gamma di sottostanti e tra diverse combinazioni di strike / leve in funzione delle proprie preferenze di trading.

La caratteristica di Unlimited: certificati senza scadenza

Una delle specifiche caratteristiche di questo prodotto è rappresentata dalla denominazione di Unlimited. I certificati in questione si caratterizzano infatti per essere open end, ovvero per non prevedere alcuna scadenza. In questo modo all’investitore è lasciata la possibilità di usare pienamente la potenzialità della leva dinamica, evitando il c.d. compounding effect che caratterizza tipicamente i prodotti a leva fissa, e sfruttare invece una leva finanziaria costante per tutto il tempo che l’investitore ritiene opportuno.

I certificati permettono inoltre di prendere posizione sia al rialzo (Long) che al ribasso (Short) e consentono di amplificare i movimenti del sottostante grazie all’uso della leva finanziaria, senza risentire dell’interesse composto (a differenza dei certificati a leva fissa). L’investitore deciderà infatti al momento dell’investimento la leva finanziaria, che rimarrà invariata fino alla chiusura della posizione, e non solo nella singola giornata di negoziazione. Nei certificati a leva fissa, infatti, la leva finanziaria è fissa solo su base giornaliera, con prestazione ricalcolata ogni giorno sulla base del livello di chiusura del sottostante di riferimento del giorno lavorativo precedente.

Il prezzo e lo strike dei certificati

Il prezzo teorico dei Turbo Unlimited Long di BNP Paribas riflette il differenziale tra la quotazione del sottostante e il livello dello strike, ovvero il valore del sottostante stabilito all’inizio della vita del prodotto che determina l’effetto leva. In maniera speculare, per poter calcolare il prezzo teorico del Turbo Unlimited Short si considera la differenza tra lo strike e la quotazione del sottostante.

Per quanto concerne lo strike, questo corrisponde alla barriera disattivante, un valore che viene aggiornato giornalmente in base al costo del finanziamento. Una volta che viene raggiunto lo strike, il valore del certificato si azzera. In tal senso, la barriera può essere considerata come una sorta di stop loss automatico per gli investitori.

Su quali azioni è possibile investire

Le azioni sottostanti che è possibile utilizzare per questi certificati sono:

  • Amazon
  • Apple
  • Facebook
  • Google
  • Microsoft
  • Netflix
  • Tesla

Le dichiarazioni di BNP Paribas

Nevia Gregorini, Head of Exchange Traded Solutions di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking, ha commentato: “Con l’estensione della gamma dei Turbo Unlimited Certificate alle principali azioni americane, abbiamo voluto ampliare le possibilità di trading e di investimento a disposizione degli investitori italiani. In particolare, la grande novità è rappresentata dalle azioni tecnologiche americane, che ormai rappresentano una quota sempre più rilevante anche dell’indice S&P 500”.

Maggiori informazioni

Per poter disporre di maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet investimenti.bnpparibas.it/certificates-leva/turbo-certificate.

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