Un recente studio dell’Università di Padova ha messo in luce il potenziale dell’Italia per diventare un leader nella produzione di auto elettriche.
Secondo i dati raccolti, l’Italia ha tutte le carte in regola per diventare un hub della produzione di veicoli a zero emissioni, grazie alla sua tradizione nell’industria automobilistica, alla presenza di grandi aziende nel settore elettrico e alla crescente domanda di veicoli elettrici sul mercato.
Se da una parte stiamo vedendo un mercato dell’auto elettrica alquanto stagnante, dall’altra assistiamo ad una crescita degli investimenti da parte delle case automobilistiche, che si preparano ad aumentare l’offerta.
La produzione insomma sembra andar bene, e ciò sarebbe confermato dal primo volume dell’Osservatorio TEA, una iniziativa voluta da Motus-E e CAMI (Center for Automotive and Mobility Innovation del dipartimento di Management dell’Università Ca’ Fpscari di Venezia).
Il mercato italiano delle auto elettriche è in forte crescita
Il mercato italiano delle auto elettriche è in forte crescita, con un aumento del 135% delle vendite nel 2021 rispetto all’anno precedente.
Questo è un segnale importante per le aziende che operano nel settore, che possono beneficiare di una crescente domanda per i loro prodotti. Inoltre, l’Italia ha l’obiettivo ambizioso di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, il che significa che la domanda di veicoli elettrici dovrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi anni.
Secondo i dati dell’Osservatorio TEA, che ha preso in considerazione oltre 2.500 aziende di settore censite, per un totale di 280 mila lavoratori coinvolti, in Italia saranno prodotte circa 100 mila vetture elettriche nel 2023, su una produzione totale di circa 500 mila unità.
Le aziende italiane sono pronte a investire nella produzione di auto elettriche
Le grandi aziende italiane nel settore automobilistico, come FCA (ora Stellantis), Piaggio e Lamborghini, stanno già investendo nella produzione di auto elettriche.
Ad esempio, Stellantis ha annunciato che investirà 5 miliardi di euro per sviluppare veicoli elettrici entro il 2025, mentre Piaggio ha presentato la sua prima moto elettrica. Questi investimenti dimostrano che le aziende italiane sono pronte ad abbracciare la transizione verso la mobilità elettrica e a sfruttare le opportunità di crescita che questa transizione offre.
Delle prospettive per il settore italiano dell’automotive ha parlato anche Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, che in un suo recente intervento ha spiegato: “il dibattito sullo stop alla vendita dei veicoli termini dal 2035 va superato, dobbiamo essere veloci a supportare la riconversione della filiera italiana, che sconta ancora un certo ritardo rispetto ad altri Paesi Ue. Abbiamo delle competenze invidiate in tutto il mondo, ora serve un attento lavoro di programmazione per metterle a frutto”.
“L’obiettivo a livello nazionale può essere solo uno” ha poi concluso Francesco Naso “sfruttare le trasformazioni in atto nel mondo dell’auto per rilanciare un tessuto produttivo fondamentale per il Paese“.
Le università italiane, un ruolo importante nella formazione di esperti in auto elettriche
Le università italiane possono svolgere un ruolo importante nella formazione di esperti in auto elettriche. L’Università di Padova, ad esempio, ha già avviato un corso di laurea in ingegneria delle tecnologie per la mobilità elettrica, che prepara gli studenti a lavorare nel settore delle auto elettriche.
Inoltre, molte altre università italiane offrono corsi e master in tecnologie elettriche e delle batterie, fornendo una solida base di conoscenze per coloro che vogliono intraprendere una carriera nell’industria delle auto elettriche.
Italia leader nella produzione di auto elettriche grazie alla sua tradizione dell’industria
L’Italia ha una lunga tradizione nell’industria automobilistica, con aziende come Ferrari, Maserati e Alfa Romeo che sono note in tutto il mondo per la loro eccellenza tecnologica e design innovativo.
Questa esperienza e conoscenza possono essere applicate alla produzione di auto elettriche, aiutando l’Italia a diventare un leader nella produzione di veicoli a zero emissioni.
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