I nuovi obiettivi per la lotta al cambiamento climatico hanno dato uno slancio importante alle tecnologie di cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2.

Al momento i settori dell’industria e della lavorazione dei combustibili hanno più di 30 strutture CCUS commerciali in funzione a livello globale. Ed oggi esiste una crescente pipeline in fase di sviluppo. Tuttavia gli investitori sembrano voler procedere con maggiore cautela.

A rivelarlo sono i nuovi dati di BloombergNEF (BNEF), che analizzano i nuovi progetti di CCS. Secondo quanto evidenziato dagli analisti statunitensi, infatti, l’investimento globale nella cattura e stoccaggio della CO2 (CCS) ha ragiunto i 2,3 miliardi di dollari nel 2021, segnando quindi un calo di circa 0,7 miliardi rispetto all’anno precedente.

Nonostante ciò non sono di certo mancati annunci record e nuovi piani per la costruzione di altri 100 impianti di CCS. BloombergNEF infatti scrive: “gli investimenti sono rimasti indietro poiché gli sviluppatori cercano di ottenere di più per i loro soldi dalla diminuzione dei costi”.

Non si tratta di una novità. Infatti Bloomberg aveva già riportato il calo nel report “Energy Transition Investment Trends 2022“, pubblicato diverse settimane fa. Ciò che cambia è che adesso gli analisti hanno approfondito ulteriormente alcuni aspetti che riguardano questo mercato.

Inoltre hanno spiegato come l’investimento totale sia sempre più legato alla possibilità concreta di raggiungere o meno una decisione di investimento finale (FID), ora che l’industria si sta spostando sempre più verso la realizzazione di progetti su larga scala. Questo è il punto di un progetto in cui la società che lo sviluppa e lo gestisce ne approva anche lo sviluppo futuro.

Gli accordi più importanti registrati nel 2021 includono il FID di Santos sul suo progetto Moomba, per un valore di 165 milioni i dollari, in Australia. Inoltre vi sono i 500 milioni di dollari che il governo e l’industria del Regno Unito hanno utilizzato per sviluppare cluster CCS.

Bisogna poi sottolineare che anche altre tecnologie, come la cattura diretta della CO2 dell’aria, hanno fatto notevoli passi avanti nel corso dello scorso anno. La startup CarbonCapture ha infatti raccolto ben 35 milioni di dollari, mettendosi quindi sulla buona strada per diventare un futuro leader del comparto. Inoltre BNEF prevede che i progetti CCS torneranno a crescere nel corso di quest’anno.

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