Data la necessità di trovare delle fonti energetiche alternative, in grado di generare energia elettrica senza impattare sull’ambiente, molte imprese del settore stanno rivolgendo la propria attenzione e il proprio impegno nella ricerca di soluzioni che possano rispondere a questa esigenza.

Nel lungo e complesso processo di decarbonizzazione, che prevede una riduzione del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti energetiche, svolgono un ruolo molto importante le fonti rinnovabili, tra le quali troviamo l’energia eolica.

In questi anni il settore dell’eolico, che sfrutta la forza del vento per produrre energia, ha subito un notevole sviluppo, tanto da riuscire a soddisfare una buona porzione del fabbisogno energetico mondiale. Per questo motivo anche il gruppo Eni ha deciso di rivolgere la sua attenzione a questa fonte di energia verde.

Nuovi impianti eolici offshore entro il 2030

Eni gas e luce (che nel 2022 cambierà il suo nome in Plenitude), azienda controllata dal gruppo Eni, e CIP (Copenhagen Infrastructure Partners), grazie al suo New Markets Fund I, hanno esteso la loro partnership francese firmando un accordo di collaborazione.

L’obiettivo dei due gruppi è quelli di unire i propri sforzi per partecipare alla gara istituita per l’assegnazione di concessioni marine, che prevede lo sviluppo di impianti eolici offshore in Polonia. Infatti l’obiettivo attuale del Paese è quello di installare oltre 10 GW di capacità entro il 2030, aggiornando così il quadro normativo dedicato all’eolico offshore.

Per poter supportare al meglio la Polonia e permetterle di raggiungere il proprio obiettivo, molto importante nel processo di transizione energetica del Paese, CIP ed Eni gas e luce hanno affermato di voler diventare partner attivi e di lungo termine, coinvolgndo anche le proprie affiliate.

Per questo motivo, quindi, entrambi i gruppi presenteranno una domanda per la candidatura per l’assegnazione di concessioni marine. Si tratta di un passo necessario per poter proseguire nello sviluppo di impianti eolici offshore, ma anche per poter partecipare in seguito ai meccanismi di incentivazione (contract-for-difference) che verranno messi all’asta dal 2025 al 2027.

Oltre all’evidente vantaggio in termini energetici, lo sviluppo di impianti eolici offshore in Polonia da parte di Eni gas e luce e CIP ha delle ripercussioni positive in più ambiti. Innanzitutto determinerà l’espansione dell’industria eolica locale, portando anche ad una riqualificazione della forza lavoro esistente che sarà necessaria per generare nuove professionalità in ambito rinnovabile.

Il fatto di riuscire a garantire dei benefici economici a livello locale, assieme alla creazione di nuovi posti di lavoro, è molto importante per poter garantire un miglioramento effettivo del Paese coinvolto nel progetto. Inoltre questo aspetto fornirà delle solide basi per ottenere degli investimenti sostenibili in futuro.

La fiducia dei leader nelle rinnovabili

I rappresentanti di entrambi i gruppi hanno espresso la propria fiducia nello sviluppo dell’eolico e delle energie rinnovabili in generale, ritenendole anche di fondamentale importanza nel processo di decarbonizzazione.

Stefano Goberti, amministratore delegato di Eni gas e luce, ha affermato: “Eni gas e luce, grazie ad una solida pipeline di progetti, punta a superare 6 GW di capacità installata rinnovabile entro il 2025 e a raggiungere oltre 15 GW di capacità installata entro il 2030”.

“Lo sviluppo del segmento eolico offshore rappresenta una componente essenziale della nostra strategia di crescita e i grandi mercati emergenti, come la Polonia, offrono un contesto ideale per generare valore attraverso le nostre competenze tecnologiche ed industriali”.

Michael Hannibal, partner di CIP, ha poi aggiunto: “con il suo notevole potenziale di crescita nelle energie rinnovabili e nei progetti che prevedono l’utilizzo di idrogeno (Power-to-X), la Polonia è un mercato di riferimento strategico per il CIP”.

“L’eolico offshore della Polonia offre a CIP la straordinaria opportunità di sfruttare la sua consolidata esperienza per fornire energie rinnovabili a basso costo, facilitando allo stesso tempo un’ampia partecipazione della società e dell’economia locale”.

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