La Germania ha affermato di essere finalmente pronta a testare la produzione di idrogeno in mare. La possibilità di attuare questo progetto è stata introdotta dalla legge sull’energia eolica offshore (WindSeeG), ossia il provvedimento tramite il quale il Paese punta a raggiungere i 20 GW eolici a largo delle sue coste entro il 2030.
La legge, inoltre, assegnava al Ministro federale dell’economia e dell’energia la possibilità di regolamentare, attraverso delle semplici ordinanze, l’assegnazione delle aree di produzione dell’energia, o loro sottozone, non solo per quanto riguarda il settore dell’eolico ma anche per molti altri sistemi energetici.
L’atto è stato pubblicato proprio in questi giorni ed entrerà in vigore a partire dal primo ottobre 2021. Inoltre, come ha sottolineato lo stesso Ministero, la nuova legge offre la possibilità di testare in maniera concreta la produzione di idrogeno in mare attraverso l’utilizzo dell’elettricità offshore.
Peter Altmaier, ministro dell’economia, ha affermato: “la generazione di idrogeno verde in mare è un vero argomento del futuro con un elevato potenziale di innovazione. Può dare un contributo molto importante alla decarbonizzazione del polo industriale tedesco”.
Attraverso un’ordinanza straordinaria, il Ministero ha dato la possibilità di alloccare le aree del Mare del Nord nella zona economica esclusiva, affinché queste possano essere utilizzate appunto per la produzione di idrogeno in mare.
Sarà necessario anche l’intervento dell’Agenzia federale marittima e idrografica, che sarà responsabile dell’assegnazione dei terreni in base a dei criteri definiti sempre dalla stessa ordinanza. “Per la prima volta, le aree della zona economica esclusiva saranno assegnate secondo criteri qualitativi”.
“Una prima tornata di gare d’appalto dovrebbe svolgersi nel 2022. Il regolamento stesso è concepito per essere tecnologicamente neutro. Poiché l’energia eolica offshore è tecnologicamente avanzata e consente un uso efficiente della superficie del mare, è la più adatta per generare idrogeno mediante elettrolisi direttamente in acqua”.
Chi si aggiudicherà l’appalto avrà il diritto di richiedere una procedura di approvazione del piano su una specifica area. In un secondo momento potrà anche chiedere un finanziamento per portare avanti il progetto. Proprio per questo motivo, a sostegno dell’intera operazione, il governo federale ha deciso di stanziare un fondo da 50 milioni di euro a partire dal 2022.
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