Dopo una prima fase turbolenta con l’amministrazione Trump, ora il neo presidente Joe Biden ha deciso di dare un’accelerata al progetto, e infatti ora è finalmente tutto pronto per il primo parco eolico offshore su scala commerciale degli Stati Uniti. Il neo presidente ha anche dato specifici ordini agli uffici del dipartimento dell’Interno per velocizzare tutte le pratiche.
Infatti nella giornata di ieri, 8 marzo, il dipartimento ha finalmente dichiarato di aver concluso la revisione dell’impatto ambientale del progetto, che costituiva l’ultimo grande scoglio da superare prima dell’avvio vero e proprio dei lavori. Liz Burdock, del gruppo no profit Business Network for Offshore Wind, ha affermato: “questo è il giorno che l’industria dell’eolico offshore degli Stati Uniti attendeva da anni e dà il via libera alle normative di cui il settore ha bisogno per attrarre investimenti e portare avanti i progetti”.
Il progetto è stato denominato “Vineyard Wind” e verrà costruito a 12 miglia nautiche dalla costa nord-orientale degli Stati Uniti, nel Massachusetts. In realtà non si tratta del primo impianto di questo genere in assoluto. Infatti negli scorsi anni sono già stati installati due impianti di dimensione minore vicino alle coste di Rhode Island e Virginia, e questi, rispettivamente, presentano una capacità installata di 30 MW e 12 MW. Il progetto Vineyard Wind, invece, raggiungerà una capacità di 800 MW.
Ora il passaggio mancante è l’approvazione da parte dell’amministrazione Biden, che dovrebbe arrivare nel giro di pochi mesi, si stima entro la primavera. Il progetto è una joint venture tra Avangrid Renewables e Copenhagen Infrastructure Partners. I vertici dell’azienda hanno poi dichiarato che si aspettano che il progetto raggiunga il suo financial close già entro la seconda metà del 2021 e che inizi a fornire energia elettrica al Massachusetts già nel 2023.
Gli Stati Uniti avevano già avuto a che fare con l’eolico offshore nel 2012. Le aree selezionate per l’installazione erano quelle dell’Outer Continental Shelf, incluse le zone al largo di Virginia, Maryland, New Jersey e Delaware. Verso la fine dello stesso anno, poi, il DoE, Dipartimento dell’Energia americano, ha pubblicato ben due rapporti in cui stimava che il potenziale dell’eolico offshore nazionale era di 4000 GW, che si traduce in un volume d’affari superiore ai 70 miliardi di dollari in investimenti e nella mobilitazione di oltre 200mila lavoratori.
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