Sono finalmente pronti al lancio da parte del Tesoro i Btp green, che verranno utilizzati per finanziare il risanamento dell’ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici, la decarbonizzazione del modello economico e una crescita in chiave di sviluppo sostenibile. I nuovi green bond, ossia le emissioni di Buoni poliennali, potranno quindi rappresentare un nuovo metodo per il Paese di spendere denaro a favore della transizione ecologica.

Il ministero dell’Economia si sta impegnando affinché il debutto possa avvenire già entro il primo trimestre di quest’anno, in quanto è stato definito “un obiettivo decisamente alla portata”. Davide Iacovoni, responsabile del Tesoro per il debito pubblico, ha affermato che la task force, creata con il Comitato interministeriale proprio con l’obiettivo di individuare nel bilancio statale delle spese che potrebbero essere finanziate attraverso i nuovi Btp green, è riuscita ad individuare ben 35 miliardi.

Oltre la metà di questa somma potrebbe essere nei trasporti, mentre la restante parte riguarda l’efficientamento energetico, l’economia circolare, gli incentivi nel settore delle rinnovabili, la protezione ambientale e la ricerca. Ma la scoperta di questo plafond tecnico da 35 miliardi non vuol dire che verrà imposto un tetto massimo ai green bond.

Tuttavia, per il momento il Buono del Tesoro, a causa anche dell’elevata domanda da parte degli istituzionali, non può essere offerto direttamente ai risparmiatori retail. Nonostante ciò, “il retail può sempre acquistare sul mercato secondario, andando allo sportello una volta emesso il titolo”.

Naturalmente il lancio di un Btp green ha anche un valore simbolico. La transizione ecologica, infatti, è ormai parte integrante, e se vogliamo anche quella dal peso maggiore, del progetto dell’Italia del futuro. I Btp green, dunque, arrivano in un momento in cui il G20 è sotto la presidenza italiana e per impegni internazionali, che includono accordi come quello di Parigi e il Green Deal europeo, punta una grossa fetta dell’Agenda dello sviluppo sostenibile e sul contrasto ai cambiamenti climatici.

Il principio, dunque, è quello di adottare un modello di politica economica in cui l’Italia è attiva e tiene in considerazione il sempre maggiore interesse dei mercati finanziari per le emissioni finanziarie green. Queste infatti, tanto per avere un’idea, nel 2020 hanno superato i 400 miliardi di dollari, mentre nel 2019 il valore era prossimo ai 290 miliardi, con una quota di green bond pari ad oltre la metà (51%) del mercato.

Il ministero dell’Economia, inoltre, ha pubblicato un documento intitolato “Quadro di riferimento per le emissioni dei Btp green (Green bond framework)“, in cui viene illustrata la strategia che l’Italia adotterà in questi anni e quali sono i meccanismi essenziali che caratterizzeranno l’emissione dei Btp green, ossia i criteri di selezione delle spese presenti nel bilancio statale e che si stima possano essere ammesse per le emissioni di Btp; il monitoraggio delle spese; l’uso del ricavato delle varie emissioni; il loro impatto ambientale.

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