Anche il consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi, durante un’intervista al Messaggero ha espresso la propria preoccupazione dopo l’annuncio di Aifa che raccomanda di somministrare il vaccino sviluppato da AstraZeneca, in collaborazione con l’Università di Oxford, ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni.
“L’indicazione è tecnicamente corretta dal punto di vista scientifico, ma complica enormemente la campagna vaccinale. Siamo di fronte una situazione eccezionale, tanto è vero che gli inglesi hanno bypassato l’indicazione degli under 55. Teoricamente il Ministero della Salute può derogare al suggerimento dell’Aifa, ma appare difficile. Anche in Germania, per dire, l’agenzia è stata più coraggiosa”.
Questa notizia non solo rischia di far slittare la campagna vaccinale prevista per oltre 700mila persone, ma ha anche costretto il governo a rivedere l’intero programma nazionale.
Proprio in queste ore i ministri Boccia e Speranza, insieme al commissario Domenico Arcuri, incontreranno i governatori delle Regioni per rivedere l’intero calendario delle somministrazioni, mentre proprio lo stesso commissario Arcuri ha lanciato l’ennesimo allarme: “stiamo lavorando con uno schema che prevede 11 milioni e 200mila vaccini, rispetto ai 28,6 milioni inizialmente previsti: oltre il 60% in meno“.
Quindi vi è un duplice problema. Uno riguarda il taglio alle consegne e l’altro invece l’uso del vaccino prodotto da AstraZeneca solo per una determinata fascia d’età, ossia quella più giovane dato che al momento ci sono meno dati che dimostrano l’efficacia del siero per le persone più anziane.
Il siero di Oxford-AstraZeneca era destinato alle categorie dei lavoratori dei servizi essenziali, come militari, insegnanti e forze dell’ordine. Questo almeno è quello che doveva accadere prima dell’annuncio fatto dall’Aifa. Questo quindi significa che la vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 55 e i 65 anni, che costituiscono una porzione abbastanza ampia della popolazione (circa 700mila persone su un totale di 3 milioni) verrà rimandata.
Secondo i piani di vaccinazione stilati dal governo infatti, dopo gli over 80 la categoria successiva da vaccinare è proprio quella degli insegnanti, molti dei quali però risultano avere piùdi 55 anni, e delle forze dell’ordine. Ma solo alla fine delle consultazioni tra ministri e Regioni sarà possibile avere maggiori informazioni a riguardo.
Nel frattempo arriva una buona notizia direttamente da Bruxelles. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rassicurato i cittadini europei circa l’arrivo del nuovo vaccino anti Covid. “Passi avanti sui vaccini. AstraZeneca consegnerà 9 milioni di dosi in più nel primo trimestre (40 milioni di dosi in totale) rispetto all’offerta delle ultime settimane e inizierà le consegne una settimana prima del previsto”.
Così la presidente della Commissione europea ha confermato che verrà vaccinato circa il 70% della popolazione adulta dei 27 Stati membri entro la fine della prossima stagione estiva. In Italia, in particolare, le prime dosi sono attese per l’8 febbraio.
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