Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Italia ha subito un rapido sviluppo nel campo delle energie rinnovabili che ha comportato un allontanamento sempre più marcato dai combustibili fossili, rompendo la sua dipendenza storica, e all’integrazione di una politica energetica sostenibile in tutto il territorio nazionale.
Diverse statistiche hanno evidenziato che l’Italia è stato uno dei principali Paesi a contribuire e a guidare la diffusione delle energie rinnovabili, oltre che ad essere uno dei Paesi membri dell’Ue ed essersi impegnato ad eliminare attivamente il carbone dai propri piani nazionali.
Il passo di maggior successo in Italia è stato compiuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente, attraverso la pubblicazione della Strategia Energetica Nazionale. Il piano proposto racchiude tutti gli obiettivi prefissati per gestire al meglio il lavoro riguardante l’energia rinnovabile per i prossimi dieci anni.
L’idea di fondo è quella di far diventare il sistema energetico italiano uno dei più forti, sicuri e sostenibili d’Europa, mentre uno degli obiettivi principali resta quello di ridurre il consumo di energia a 10 Mtep entro il 2030.
Risparmio energetico delle rinnovabili
Con risparmio energetico si intende quello che viene effettuato da petrolio, metano, combustibili e simili. Le energie rinnovabili possono essere considerate un mezzo per far sì che si verifichi un risparmio energetico effettivo.
Le energie rinnovabili infatti sono considerate una risorsa importantissima non solo per lo sviluppo del settore dell’energia sostenibile, ma anche e soprattutto perché si tratta di fonti naturali, rigenerabili e non soggette a esaurimento come accade invece per i combustibili fossili.
In Italia il 65% dell’energia proviene da fonti idroelettriche e geotermiche, il 30% dalle biomasse e il 2% dalle energie eoliche.
Nonostante questo sia un settore in netta espansione in Italia, attualmente vengono utilizzati pochi mezzi per rendere possibile un risparmio energetico al 100%. L’impatto sul clima e sull’ambiente preoccupa ormai tutti, ed è proprio per questo che si dovrebbero iniziare ad adottare soluzioni green.
L’importanza delle rinnovabili per il Paese
Se da un parte è vero che il mondo è in continua evoluzione grazie anche al progresso tecnologico, è vero anche che la dipendenza e l’importanza dall’energia sono molto difficili da superare.
Per diversi decenni la percentuale di inquinamento è aumentata a causa della combustione del carbone, ed è proprio per questo che ora il mondo ha un disperato bisogno di energia pulita e sostenibile, che può essere ottenuta solo dalle energie rinnovabili.
Inoltre il potenziale dell’industria che regola questo settore offre molte opportunità anche e soprattutto nel campo degli investimenti. Infatti uno dei vantaggi principale per cui è importante dedicarsi alle energie rinnovabili è dato proprio dalla loro capacità di fornire energia pulita senza mettere in pericolo l’ambiente circostante e il suo futuro.
E’ essenziale anche che i cittadini inizino ad adottare soluzioni rinnovabili anche per le proprie abitazioni, perché solo così si potrà ridurre in maniera sigificativa l’impatto dal clima, si avrà un costante allontanamento dalle fonti fossili e così le generazioni future potranno vivere in un mondo molto meno inquinato.
Valori del risparmio energetico
L’Energy Efficiency Report, presentata a Milano il 5 giugno, ha riportato tutte le analisi svolte, su territorio italiano, sull’efficienza energetica. Il report inoltre analizza i risultati ottenute durante l’anno e propone diverse strategie per i 6 anni successivi.
Stando a quanto riportato, attualmente sono stati investiti circa 6 miliardi di euro, e questo è un dato decisamente positivo, perché conferma il trend crescente degli ultimi anni. Il denaro ottenuto attraverso gli investimenti ha coperto diversi settori dell’energia rinnovabile, e inoltre sono stati stanziati dei fondi diretti ad associazioni di categoria.
Le strategie di efficientamento adottate riguardano soprattutto il comparto industriale che per parecchi anni ha utilizzato un particolare sistema di combustione, sostituito poi da soluzioni molto più efficienti.
Grazie all’utilizzo delle fonti rinnovabili, l’energia “green” è riuscita a coprire il 31% del consumo interno lordo di energia elettrica nel 2017. Per quanto riguarda le potenze, invece, il settore vanta 930 MW, di cui 415 nel fotovoltaico e 370 nell’eolico. Quindi le rinnovabili hanno un enorme potenziale, che può influenzare 3 settori fondamentali: elettricità, trasporti e calore.
Negli anni scorsi, il poco più del 17% dei consumi finali sono stati coperti da energie rinnovabili, ma l’obiettivo prefissato per il 2030 è di aumentare ulteriormente questa percentuale. Nel settore dei trasporti infatti, dove solo il 7% dei consumi è coperto da fonti rinnovabili, l’intenzione è di portare questo valore percentuale tra il 10 e il 20%.
L’Italia diventa sempre più green
Nel 2017 il settore delle energie rinnovabili in Italia è cresciuto del 10%, con circa 6 miliardi di euro spesi in investimenti, quali il passaggio a luci a led e il risparmio energetico nei centri cittadini e nelle abitazioni private.
Nel 2020 i consumi coperti da energie rinnovabili è stato pari al 18%, mentre quello copero da impianti eco-sostenibili ammonta al 34%.
Le opportunità offerte dal settore delle rinnovabili quindi non sono state colte solo dalle aziende ma anche dai privati cittadini che hanno scelto di adottare queste soluzioni anche nelle loro abitazioni tramite l’installazione di pannelli solari o tegole fotovoltaiche. Quese strategie di risparmio energetico per le abitazioni consentono un ottimo rendimento tutti i mesi, oltre a garantire un consumo ridotto.
Quanto si può risparmiare?
Secondo alcune analisi, sarebbe possibile ridurre i consumi del 60% tramite la sola installazione di tecnologie che prevedono l’isolamento termico delle pareti interne ed esterne alla propria abitazione.
Nel nord Italia le soluzioni rinnovabili adottate sono più numerose rispetto a quelle adottate invece nel sud del Paese, ma questo dipende principalmente dalle differenti condizioni climatiche del territorio. Secondo alcune stime, al nord si può arrivare a risparmiare fino al 59% sulle emissioni di CO2, mentre al sud si potrebbe arrivare al 50%.
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