Dopo essere risultato positivo al tampone, il presidente americano Donald Trump è stato subito ricoverato presso l’ospedale militare Walter Reed e in pochi giorni è stato dimesso in quanto guarito.
La cura miracolosa somministrata al presidente in realtà è costituita da un cocktail sperimentale di anticorpi che prende il nome di REGN-COV2. Secondo Trump sarebbe stato proprio questo farmaco a farlo guarire in tempi record ed ha infatti promesso di farlo approvare il prima possibile.
E’ stato grazie ai fondi stanziati attraverso il programma “Warp speed“, lanciato da Washington per finanziare la ricerca di un potenziale vaccino contro il Covid-19, che la Regeneron, la casa farmaceutica che ha prodotto il farmaco, è riuscita ad ottenere i 450 milioni di dollari utilizzati appunto per lo sviluppo di REGN-COV2.
Un secondo aiuto è poi arrivato dallo stesso presidente, il quale dopo averlo testato ha rilasciato diverse dichiarazioni sui social ed ha definito il cocktail come “una benedizione di Dio“.
Infatti Trump ha affermato che è stato lui stesso uno dei primi a testare il farmaco, in quanto non è stato ancora approvato dalla Food and Drugs Administration (FDA). In seguito, convinto della sua efficacia, Trump ha ribadito che farà il possibile per farlo approvare gratuitamente e nel minor tempo possibile, sostenendo che si tratti della “cura contro il Covid-19“.
Il presidente ha infatti affermato: “avevo sentito parlare di questo farmaco ed ho pensato “proviamolo”. Sono stato io stesso a suggerirlo e il modo in cui ha funzionato è stato incredibile. Sono arrivato in ospedale non sentendomi molto bene e 24 ore dopo stavo benissimo e volevo già essere dimesso. Ed è quello che voglio per tutti, voglio che tutti ricevano lo stesso trattamento del presidente“.
Trump ha erroneamente denominato il farmaco “Regeneron”, che in realtà è il nome della casa farmaceutica produttrice, mentre l’attuale nome del composto sperimentale è REGN-COV2.
In realtà, dato che si trova in fase sperimentale e non è stato ancora approvato, questo cocktail viene somministrato solo per “uso compassionevole“, cioè la FDA ha dato l’autorizzazione per utilizzarlo solo in casi in cui la salute del paziente è seriamente minacciata.
Saranno necessari ulteriori test
Fino a quando non verrà approvato, il farmaco potrà essere somministrato solo a volontari per le sperimentazioni. Infatti secondo i ricercatori statunitensi saranno necessari molti altri test prima di poter consentire un utilizzo più ampio del farmaco.
Victor Jimenez, professore di microbiologia dell’Università Complutense di Madrid, ha spiegato a Euronews che non si può sapere con esattezza quali saranno gli esiti dei test poiché un farmaco può avere una reazione imprevedibile in soggetti diversi, quindi “ciascuno può reagire in modo diverso“.
Jimenez ha poi aggiunto che solo i risultati finali avranno valore e che nel caso specifico di Donald Trump, il paziente è stato trattato anche con altri farmaci, come il Remdesivir, un antivirale. Attualmente REGN-COV2 è stato testato su 275 pazienti ed ha superato tutte e 3 le fasi di sperimentazione, ma è in un certo senso normale registrare questi ritmi “perché le scadenze accelerano molto” data l’emergenza.
Secondo Jimenez poi, lo sviluppo di farmaci di questo tipo è molto costoso. Poi sottolinea che non si tratta di “una piccola molecola con una chimica definita come un qualsiasi farmaco che ha un’attività antivirale per bloccare la replicazione e il ciclo di infezione del virus”.
In questo caso infatti si tratta di un insieme di anticorpi neutralizzanti i quali devono essere somministrati nella fase inziale della malattia al fine di ridurre la capacità del virus di infettare l’organismo in maniera aggressiva. Secondo il professore infatti somministrare questa tipologia di farmaco in un paziente in cui la malattia è già in uno stato avanzato o con “necessità di intubazione“, è totalmente inutile.
“E’ una forma di immunoterapia, simile ai sieri anti-immuni come un siero antirabbico o antitetanico. Generare milioni e milioni di dosi sarebbe molto costoso” ha aggiunto infine Jimenez.
Da cosa è composto REGN-COV2?
Il cocktail prodotto da Regeneron è costituito da 2 anticorpi monoclonali. In particolare queste sono delle copie, create in laboratorio, dei normali anticorpi che il nostro sistema immunitario produce per difenderci dalle infezoni.
Jimenez afferma che si tratta quindi di una miscela di anticorpi generati in vitro proprio e diretti contro il Coronavirus, quindi sono simili ai nostri anticorpi naturali ma questi sono stati creati artificialmente.
In caso di infezione il nostro sistema immunitario impiega almeno una settimana prima di cominciare a produrre questi anticorpi, mentre nello stesso lasso di tempo il virus potrebbe diffondersi rapidamente e in modo aggressivo nell’organismo. Ecco perché è importante somministrare il farmaco nelle prime fasi della malattia.
Ciò consentirebbe infatti di alzare fin da subito le difese contro il virus, ed ecco anche perché “se non li si fornisce nei primi giorni di ricovero, farlo dopo non ha senso“.
Possibili interessi economici?
Dopo il caso Trump, le azioni di Regeneron sono aumentate del 7%, arrivando così a una crescita complessiva del +60% dall’inizio dell’anno.
Secondo i rapporti di Government Ethics Office, il presidente Trump attualmente non possiede alcuna azione della casa farmaceutica, mentre le possedeva nel 2017, quando le entrate erano pari a cifre comprese tra i 50.000 e i 100.000 dollari.
Regeneron ha poi rivelato alla CCN che Trump e Leonard Schleifer, CEO dell’azienda, si conoscevano già ma “non avevano avuto contatti regolari prima di quest’anno”, quando invece si sono incontrati in alcune occasioni proprio per discutere dell’emergenza Covid.
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