Mentre gli Usa frenano, l’Europa accelera la sua corsa nella ricerca al vaccino anti Covid-19. Il campione prodotto dall’Università di Oxford e AstraZeneca divide infatti le agenzie del farmaco.

Da un lato infatti vi è l’Ema, agenzia europea, che è pronta a riprendere gli esami del vaccino, mentre dall’altro vi è la Fda, agenzia Usa, la quale continua a chiedere ulteriori chiarimenti circa la sicurezza del vaccino a causa dell’annuncio dello stop arrivato a settembre dopo che un volontario, in seguito alla somministrazione della dose, aveva sviluppato una grave malattia neurologica.

Indagine condotta dalla Fda

La Fda, Food and Drug Administration, degli Stati Uniti ha deciso di indagare più a fondo sulla grave malattia neurologica sviluppata dal soggetto durante la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca Plc.

La società ha infatti annunciato l’intenzione di esaminare i dati di sperimentazioni precedenti di vaccini simili sviluppati dallo stesso gruppo di ricercatori.

Così facendo, però, si potrebbe rallentare ulteriormente lo sviluppo del vaccino da parte degli scienziati dell’Università di Oxford.

I test clinici in fase avanzata di AstraZeneca sono rimasti in sospeso dal 6 settembre, quando un volontario ha contratto la mielite trasversa, ossia un raro disturbo infiammatorio spinale.

Ora, con l’annuncio da parte di Fda di voler indagare meglio sulla questione, c’è il rischio che aumentino i ritardi per lo sviluppo del vaccino.

L’amministrazione Trump ha però annunciato di aver stanziato 1,2 miliardi di dollari per sostenere AstraZeneca nello sviluppo del vaccino e garantire circa 300 milioni di dosi agli Stati Uniti.

Le autorità di regolamentazione di India, Brasile, Regno Unito e Sud Africa hanno invece concesso alla società di continuare con i test clinici.

La Fda sembra invece intenzionata a capire se effetti collaterali simili fossero già emersi nelle sperimentazioni di altri vaccini sviluppati dai ricercatori dell’Università di Oxford.

L’Ema annuncia il via libera

L’Ema, European Medicines Agency è sul punto di avviare gli esami del vaccino sviluppato dall’Università di Oxford e prodotto da AstraZeneca. Il via agli esami potrebbe arrivare già nel corso di questa settimana.

Si tratta in realtà di una ripresa non scontata, nonostante la società britannica avesse ripreso le sperimentazioni già meno di una settimana dopo l’annuncio dello stop. Allo stesso modo, i test sono ripresi anche in Sud Africa, India e Brasile.

Marco Cavaleri, direttore della sezione vaccini dell’Ema, aveva infatti dichiarato che la totale ripresa dei test sarebbe avvenuta subito dopo la fine dell’estate, e che con molte probabilità la prima approvazione di un vaccino sarebbe già potuta arrivare entro fine anno.

In altri casi ci sarebbero voluti mesi prima che le autorità esaminassero tutti i farmaci proposti dalle case produttrici, ma in tempi di pandemia come questo, è norma avviare una procedura accelerata al fine di stabilire se fornire o meno l’autorizzazione all’uso di un determinato farmaco.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.