RDIF e il centro di ricerca Gamaleya hanno messo a punto un sito internet basato sul vaccino russo Sputnik V (in onore del primo satellite artificiale mandato in orbita e di origine sovietica) contro il Covid-19. Il sito vanta già un numero elevato di visitatori da ben 188 Paesi differenti, appena 24 ore dopo la sua comparsa online.
Oltre al sito, www.sputnikvaccine.com, è possibile vedere anche un video promozionale di 38 secondi inerente al vaccino.
Lo scorso 11 agosto, il ministero della Sanità russo ha dato il via libera alla procedura di attribuzione del certificato di registrazione del vaccino per l’istituto Gamaleya. Sputnik V rappresenta infatti il primo vaccino registrato al mondo contro il Coronavirus.
Sul sito ad esso dedicato, si possono trovare svariate informazioni sulla storia dello sviluppo del campione, e delle indicazioni sul suo funzionamento e la sua sicurezza.
Nel video promozionale della durata di 38 secondi è possibile vedere un satellite che ricorda molto lo Sputnik 1, ossia il primo satellite artificiale mandato in orbita al mondo, lanciato nel 1957 dall’Urss.
Il vaccino, in suo onore, è stato formalmente denominato “Gam-Covid-Vak” e si stima che ne verranno prodotte oltre 500 milioni di dosi entro il prossimo anno. La somministrazione del campione avverrà in doppia battuta, con la seconda dose che verrà iniettata a due settimane dalla prima.
Dubbi della comunità scientifica su Sputnik V
In seguito all’annuncio del Presidente russo Vladimir Putin sulla scoperta e la produzione del primo vaccino anti-covid, nella comunità scientifica è sorta qualche perplessità circa l’efficacia del farmaco. I primi dubbi si sono manifestati a seguito di una riduzione dei tempi durante la fase di sperimentazione sull’uomo.
A quanto pare Sputnik V non ha seguito il normale iter di sperimentazione, ma i tempi sono stati notevolmente ridotti, arrivando così a battere anche campioni che erano entrati nella fase 3, di sperimentazione sull’uomo, già da prima.
I ricercatori russi giustificano questo percorso spiegando la natura del vaccino stesso. Si tratterebbe infatti di una modificazione di un vaccino già precedentemente utilizzato per combattere altri tipi di malattie, per questo era già stato ampiamente testato e non necessitava di tempi così lunghi.
Per dimostrare la totale affidabilità del farmaco, il presidente Putin ha dichiarato che anche una delle sue figlie è stata vaccinata. A tal proposito ha anche aggiunto dei dettagli riguardanti la reazione dell’organismo, con la comparsa di febbre vicino ai 38 gradi, poi scesa il giorno seguente intorno ai 37 e infine scomparsa.
Inoltre la Russia ha fatto sapere che ben 20 Paesi hanno richiesto delle dosi del nuovo vaccino per un totale di 1 miliardo di campioni. Nel frattempo inoltre anche la Cina ha trovato il vaccino per il coronavirus, notizia che è stata resa nota solo in questi giorni nonostante in realtà il traguardo sia stato raggiunto, con l’approvazione del farmaco, il giorno 11 agosto.
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