Secondo il nuovo rapporto dell’International Council on Clean Transportation, il prezzo dell’idrogeno “verde”, prodotto da energie rinnovabili, potrebbe dimezzare in Europa e negli USA entro il 2050. Si stima che in Europa il suo prezzo possa arrivare fino ai 2,23 dollari per kg.

Quando si parla di idrogeno verde, sorgono diverse domande, tra cui quale sarà prossimamente il suo costo in Europa, oppure quando questo diventerà a tutti gli effetti competitivo sul mercato. A fornire delle risposte a queste domande è una nuova analisi portata avanti dall’International Council on Clean Transportation.

Il documento pubblicato, parte con una precisazione che riguarda proprio l’incertezza del prezzo: “esistono molti altri rapporti su questo argomento, ma con vari gradi di trasparenza rispetto alle ipotesi sui costi. Queste differenze metodologiche rendono difficile il confronto dei prezzi”.

Gli autori quindi affermano che esistono più documenti che riportano possibili prezzi dell’H2, ma con cifre sostanzialmente diverse. Ciò avviene perché le varie ricerche non tengono conto di diversi fattori, come i costi di sistema, e si limitano a considerare soltanto la fornitura di energia per il funzionamento degli impianti e il Capex dell’elettrolizzatore.

L’ultima analisi riportata, invece, tiene conto di tutte queste voci, dal Capex ad eventuali spese per la sostituzione degli apparecchi, dalle tubature al compressore, dal costo dell’elettricità a quello dell’acqua e di altre spese fisse necessarie per l’operatività dell’impianto.

Quindi questa analisi mira a fare chiarezza sui prezzi, infatti gli autori affermano: “con questi dati cerchiamo di rendere la contabilità dei prezzi dell’idrogeno verde più trasparente“. I risultati del documento dimostrano come il costo del prodotto sia destinato a dimezzarsi, sia in Europa che negli USA, nel giro dei prossimi 30 anni. Tuttavia, il valore definitivo non può essere ancora accertato, poiché dipende da diverse variabili.

Quali sono i tre possibili scenari per Europa e USA?

Gli autori hanno elaborato 3 possibili scenari: “Grid Connected”, “Direct Connection” e “Curtailed Electricity”. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede ognuno di questi.

Il primo scenario, “Grid Connected”, prevede che l’elettrolizzatore sia collegato alla rete elettrica. Ciò consentirebbe di avere un fattore di capacità del 100%, ma occorrerebbe pagare le commissioni di rete associate.In questo modo il prezzo dell’idrogeno negli USA dovrebbe scendere dagli attuali 8,81 $/Kg a 5,77 $/Kg. In Europa, invece, passerebbe da 13,11 $/Kg a 7,69 $/Kg, fino a raggiungere dei valori minimi di 3,21 dollari.

Il secondo scenario, “Direct Connection”, prevede invece che l’elettrolizzatore sia collegato direttamente a un impianto a energia rinnovabile, sia esso eolico o fotovoltaico. Secondo questo modello, il prezzo dell’H2 negli USA passerebbe da 10,61 $/Kg a 5,97 $/Kg, mentre in Europa dal 19,23 $/Kg a 10,02 $/Kg, con punte minime di addirittura 2,23 dollari.

Il terzo e ultimo scenario, “Curtailed Electricity” prevede invece l’elettrolizzatore funzioni solamente con il surplus di energia verde che la rete non è in grado di gestire. Così facendo, il costo negli USA si abbasserebbe da 11 $/Kg a 5,92 $/Kg, e in Europa da 10,85 $/Kg a 6,08 $/Kg, con valori minimi vicini ai 4,67 dollari.

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