Ne avevamo già parlato un paio di settimane fa, di quanto l’improvviso stop delle attività produttive, il blocco totale del traffico in grandi metropoli come Wuhan, e la drastica riduzione degli spostamenti in tutto il Paese a causa dell’epidemia di coronavirus abbiano ripulito l’aria.
Un traguardo eccezionale ma raggiunto in maniera del tutto involontaria, un traguardo che peraltro in pochi hanno potuto godersi, vista l’emergenza coronavirus, ma in un modo o nell’altro in Cina in queste settimane si respirava l’aria più pulita da decenni.
A testimoniare questo evento eccezionale, le immagini da satellite diffuse dalla NASA, nelle quali il tutto appare con lampante evidenza. “Quelle foto della NASA sulla Cina sono la dimostrazione che si può ridurre l’inquinamento” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel commentare le immagini da satellite.
“Non dovevamo aspettare il Coronavirus per saperlo, ma in questo senso cogliamo quella foto come elemento che ci fa capire che si può fare e le risorse ci sono” ha aggiunto il ministro a margine di un convegno del Cnr tenutosi a Napoli.
L’economia cinese però è in crisi, la situazione è precipitata in modo molto rapido, ed è stato questo a produrre un drastico calo dei livelli di inquinamento. Dalle immagini della NASA è possibile osservare la riduzione dei livelli di diossido di azoto nei primi due mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.
Il calo dell’inqinamento dell’aria in Cina, secondo quanto la stessa agenzia spaziale ha evidenziato, risulta coincidere con le restrizioni imposta dal Governo ai trasporti e alle attività commerciali, e con il fatto che milioni di persone sono state messe in quarantena, col risultato che il traffico nelle città era del tutto scomparso.
Fei Liu, una ricercatrice di qualità dell’aria che lavora presso il Goddard Space Flight Center della Nasa ha commentato le immagini dicendo: “questa è la prima volta che vedo un calo così drammatico su un’area così ampia per un evento specifico”. In seguito ha pubblicato una nota nella quale precisava di aver osservato un calo simile durante la recessione economica del 2008, ma si trattava in quel caso di una riduzione molto più graduale.
Secondo la NASA le celebrazioni del capodanno lunare in Cina tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio sono state collegate a riduzioni dei livelli di inquinamento dell’aria anche in passato. Ogni anno però alla fine delle celebrazioni i livelli riprendono a salire, e le emissioni aumentano esponenzialmente.
“Quest’anno il tasso di riduzione è più significativo rispetto agli anni passati ed è durato più a lungo” ha spiegato Fei Liu che ha aggiunto: “non sono sorpresa perché molte città a livello nazionale hanno adottato misure per ridurre al minimo la diffusione del virus”.
Dal convegno a Napoli, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato la foto della NASA affermando che “quell’immagine è molto significativa perché in modo molto evidente dimostra che nel momento in cui si interviene per diminuire, abbattere, ridurre in modo significativo le emissioni nelle nostre città, significa che si sta ripulendo l’aria”.
“È quello che stiamo provando a fare. Recentemente ho assegnato 170 milioni di euro per le regioni del bacino padano, come Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia per il trasporto pubblico a scarso impatto, a zero impatto. Sono infatti le Regioni che soffrono di più la qualità dell’aria. Ormai è evidente che devi aiutare il sistema produttivo a inquinare di meno, raggiungere la cosiddetta neutralità carbonica, che è l’obiettivo del 2050, e anticiparla il più possibile”.
Costa ha poi concluso il suo commento dicendo che al contempo è necessario “aiutare il cittadino o a cambiare vettura con una meno inquinante o a basso impatto, o principalmente utilizzare il sistema pubblico di trasporto a zero o scarso impatto”.
La Cina riparte e aumentano le emissioni
L’emergenza coronavirus però ora interessa più l’Italia, specialmente le sue regioni settentrionali, che la Cina, dove la situazione sta tornando alla normalità e con il riavvio delle attività produttive sembra che anche l’inquinamento dell’aria stia tornando ai livelli abituali pre-epidemia.
I dati satellitari mostrano infatti in maniera chiara che l’attività economica della Cina è in fase di ripresa dopo il brusco stop dovuto al diffondersi del coronavirus. Nella aree industriali del Paese in questi ultimi giorni, stando ai dati del Monitoring Service raccolti dal sito Windy.com, sono cresciuti i livelli di diossido di nitrogeno.
Il diossido di nitrogeno è un tipo di gas che finisce principalmente nell’aria, prodotto dalla combustione di carburanti di origine fossile come il petrolio e il carbone. Nel mese di febbraio, come dicevamo poco fa, le immagini da satellite diffuse dalla NASA mostravano un drastico calo delle emissioni inquinanti in Cina, ma la situazione sta tornando ora alla normalità.
Quindi sembra proprio che tutti stiano tornando ai propri posti di lavoro in Cina, dove l’economia la scorsa settimana ha lavorato al 70% delle sue potenzialità, segnando un aumento della produttività del 50% circa rispetto all’inizio del mese di febbraio, quando in parte per le limitazioni imposte dal Governo ed in parte per paura di contrarre il virus, i consumi erano drasticamente calati, e con essi la produzione e la distribuzione in tutto il Paese.
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