Si è trattato del primo incontro ufficiale tra il primo ministro britannico Boris Johnson e il Capo del Governo di un Paese dell’Ue all’indomani della formalizzazione della Brexit. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte infatti nella mattinata di ieri ha incontrato a Londra il leader conservatore che sta portando avanti il divorzio del Regno Unito dall’Ue, con l’ultima scadenza fissata per il 31 dicembre 2020.

I due Capi di Governo si sono incontrati a Londra per prendere parte insieme all’evento di lancio della Conferenza sul clima Cop26. La Conferenza Onu si terrà questa volta a Glasgow sotto la presidenza del Regno Unito, ed è organizzata in collaborazione con l’Italia.

Il presidente del Consiglio Conte nel suo intervento ha subito toccato il tema Brexit. “Vogliamo che il divorzio funzioni” ha dichiarato il premier italiano durante l’evento che si è svolto ieri a Londra. Conte ha illustrato un quadro in cui Italia e Regno Unito, nonostante il divorzio dall’Ue, continuano a portare avanti un rapporto di stretta collaborazione, e non solo nell’ambito della Cop26.

La Cop26, per il presidente del Consiglio, è un esempio del nuovo capitolo della partnership tra Italia e Regno Unito, che non si interrompe con la “fine del matrimonio” tra Londra e Bruxelles. Una partnership che, spiega sempre Conte, risulterà invece rafforzata nel corso dei preparativi per la Conferenza Onu sul clima. “Il 2020” ha dichairato il premier “deve essere l’anno decisivo nella battaglia sul clima”.

Nel suo intervento il premier Conte ha ringraziato Boris Johnson per aver sottolineato l’importanza della collaborazione tra i due Paesi. “Mi ha fatto molto piacere sentire da Johnson l’apprezzamento per l’apporto indispensabile della comunità italiana” ha detto il presidente del Consiglio “mi ha assicurato la massima attenzione per poter consentire alla comunità italiana di continuare a dare questo contributo definito appunto indispensabile”.

Conte: “il primo incontro avuto da Johnson con un leader dopo la fine del matrimonio”

Ed è stato lo stesso presidente del Consiglio italiano a sottolineare che quello tenutosi a Londra è stato “il primo incontro avuto da johnson con un leader dopo la fine del matrimonio. Mi ha rappresentato la situazione come la vivono loro, ci auguriamo tutti che ci sia l’accordo entro l’anno nell’interesse reciproco dell’Ue e del Regno Unito per assecondare una Brexit ordinata e ci auguriamo una parità di condizioni a tutti i livelli”.

Dal 2035 in UK stop alla vendita di veicoli diesel, a benzina e ibridi

Per quel che riguarda la svolta green, il Regno Unito e l’Italia si mostrano in prima linea. A partire dal 2035 Londra intende vietare la vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel, compresi gli ibridi, con l’obiettivo di conseguire entro il 2050 la neutralità del carbonio. Un target che la Gran Bretagna si impegna a raggiungere anche con l’emanazione di una legge che prevede una combinazione di tagli alle emissioni di gas serra e misure di compensazione, tra cui la piantumazione di nuovi alberi.

Lo stop alla vendita dei veicoli alimentati a benzina e a diesel era stato già pianificato per il 2040, ma ora è stato anticipato al 2035, e in più è stato esteso anche ai veicoli ibridi, a differenza di quanto inizialmente previsto.

Johnson: “Cop26 un passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici”

“La Cop26 è un’importante opportunità per il Regno Unito e le nazioni di tutto il mondo per fare un passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici” ha detto Boris Johnson, che ha poi aggiunto: “mentre stabiliremo i nostri piani per raggiungere l’ambizioso obiettivo di neutralità del carbonio entro il 2050, quest’anno esorteremo gli altri a unirsi a noi nell’impegno a zero emissioni nette”.

Un progetto importante quello messo in cantiere dal premier britannico con l’avvento del nuovo anno. “Il 2020 dovrebbe essere l’anno in cui cambiamo la tendenza al riscaldamento globale, sarà l’anno in cui scegliamo un futuro più pulito e più verde per tutti”.

In quest’ottica, spiega lo stesso Johnson, si rivelerà fondamentale per il Regno Unito portare altri Paesi Ue a sposare la stessa causa, e puntare insieme al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, attraverso una serie di investimenti in tecnologie green e un impegno più deciso nella tutela degli habitat naturali.

Il presidente dell’Associazione Automobilistica britannica (AA) Edmund King ha definito una sfida il nuovo obiettivo di vendita di automobili. “Dobbiamo chiederci se avremo forniture sufficienti di veicolio a emissioni zero in meno di 15 anni” ha detto King, che ha colto l’occasione per invitare il Governo a ridurre le imposte sulla vendita dei veicoli elettrici per renderli più convenienti e aumentarne quindi la diffusione in tutto il territorio nazionale.

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