Il clima asciutto e l’alta pressione di questi giorni stanno presentando il conto in Italia, specie nelle regioni del nord, dove il livello delle polveri sottili nell’aria è considerevolmente salito. I livelli di smog stanno crescendo in tutto il nord del Paese, con le grandi città di Piemonte, Lombardia e Veneto che chiudono al traffico automobilistico.

A Torino blocco dei diesel da Euro 4 in giù

Torino risulta essere la città più inquinata, e l’amministrazione ha provveduto già a partire dal 2 gennaio a chiudere il centro alle auto con motori diesel fino ad Euro 4, con la possibilità, se dovessero persistere le attuali condizioni meteo, di ampliare l’ordinanza anche ad altre fasce di veicoli.

L’assenza di piogge e la scarsa ventilazione potrebbero effettivamente costringere ad estendere il blocco agli Euro 5 immatricolati entro il primo gennaio 2013. E sono proprio questi i modelli che costituiscono la maggior parte dei 320 mila motori diesel che circolano in Piemonte.

Il divieto riguarderà non solo i venti comuni che compongono l’area metropolitana di Torino, ma anche le città di Asti, Alessandria, Casale, Mantova, Novi Ligure, Vercelli, Novara e Trecate. Luce “arancione” dunque per le città piemontesi, vale a dire situazione di inquinamento intermedio, inferiore ai dieci giorni consecutivi di sforamento.

Lombardia: Como e Cremona superano i limiti per dieci giorni consecutivi

Situazione simile in Lombardia, dove il blocco riguarda i motori diesel da Euro 4 in giù. La presenza di Pm10 rilevata risulta in discesa, e si attesta intorno ai 45,8 microgrammi per metro cubo.

Altissimi i livelli di polveri sottili nel resto della provincia e in tutte le maggiori città della Lombardia, tra cui Monza, Bergamo, Pavia e Vigevano, nonché nei Comuni delle quattro province con più di 30 mila abitanti, dove i divieti per le auto alimentate a diesel è stato rimosso solo un paio di giorni fa.

Restano invece in vigore lo stop nelle città di Como e Cremona, dove i limiti, stando a quanto rilevato e reso noto dall’Agenzia Arpa che si occupa di monitorare la qualità dell’aria, sono stati superati per 10 giorni consecutivi.

Restrizioni alla circolazione delle automobili diesel anche nella provincia di Lodi e in quella di Mantova, dove le polveri sottili hanno superato i livelli di guardia da una settimana. Se le condizioni meteo non dovessero subire variazioni, l’amministrazione regionale sarà costretta a varare misure ancora più restrittive.

Polveri sottili in Veneto, a Padova stop di 3 giorni

Arriva lo stop anche a Padova, dove 73 mila automobili non possono circolare per il divieto imposto nella giornata di ieri, che perdurerà fino alla giornata di domani, giovedì 9 gennaio. Nel capoluogo veneto il ‘semaforo arancione’ è scattato per il superamento per quattro giorni consecutivi della soglia limite di Pm10 stabilita dalla legge.

Il livello delle polveri sottili risulta altissimo, con 91 alla centralina della Mandria e 85 all’Arcella. Al divieto già in vigore per le auto diesel da Euro 1 a Euro 3, si aggiunge quello che riguarda le Euro 4, ed i motocicli immatricolati prima del 2000.

Stando a quanto annunciato dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Veneto, le condizioni climatiche restano stabili con un “limitato rimescolamento delle masse d’aria”. “Le emissioni delle attività umane restano intrappolate in poche decine di metri sopra il suolo, incrementando i livelli di inquinamento” spiegano ancora dall’Agenzia.

I roghi per l’Epifania hanno alimentato le polveri sottili

Non è solo l’inquinamento causato dalla circolazione delle automobili in questi giorni a causare un notevole aumento della quantità di polveri sottili nell’aria, che complice il clima sta costringendo le amministrazioni regionali e comunali a correre ai ripari con blocchi del traffico, ma anche i caratteristici roghi per l’Epifania.

Molte città del Veneto sono infatti alle prese con questa usanza, e coi suoi effetti nocivi. Il governatore della Regione Veneto però, Luca Zaia, ha difeso la tradizione a spada tratta, checché ne dicessero medici e pediatri che li sconsigliavano vivamente. A Venezia l’allarme Pm10 è stato esteso a tutta la provincia, mentre a Mestre il valore ha superato il limite di quattro volte.

Nella città di Novara, nei pressi della stazione Arpav di via Lanceri, grazie ai falò della Befana si sono raggiunti valori record di polveri sottoli, pari a 445 microgrammi per metro cubo d’aria. Si tratta di una quantità che supera di nove volte la soglia massima stabilita dalla legge.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.