Il quarto sciopero globale organizzato dagli attivisti di Fridays for Future è stato lanciato in concomitanza con l’evento del Black Friday, ritenuto un evento simbolo del consumismo. Così si sono riempite le piazze di tutta Italia. “Siamo in 300 mila” dichiarano gli attivisti italiani che hanno organizzato eventi e presidi in almeno 139 comuni su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo dei Fridays for Future è sempre lo stesso: salvare il Pianeta dagli sconvolgimenti indotti dal clima che cambia, e se questa volta l’ideatrice dell’iniziativa dei venerdì per il futuro, Greta Thunberg non è scesa in piazza, accanto agli ambientalisti nelle piazze ci sono andati i “pesci azzurri” vale a dire quei cittadini che si riconoscono nel movimento 6000 sardine.

Il movimento delle Sardine nasce e si consolida su basi apolitiche, come semplice risposta a Matteo Salvini, leader della Lega. I suoi fondatori, quattro ragazzi trentenni, parlano degli obiettivi dell’iniziativa riferendo di voler “riappropriarsi della politica” ma negano l’appartenenza o l’esistenza di legami con altri partiti.

E lo scopo delle sardine non si discosta molto, per certi versi, da quello dei ragazzi dei Fridays for Future, visto che anche gli ambientalisti auspicano una Politica con la “P” maiuscola, in grado di dare delle risposte concrete all’emergenza climatica “perché servono immediate strategie per ridurre le emissioni ed arginare così gli effetti del surriscaldamento che ci sta rubando il futuro” dicono i ragazzi di FFF.

I fautori dell’iniziativa di Roma si rivolgono quindi ai governi di tutto il mondo, chiedendo soluzioni insieme alle Sardine, e parlano di un’unione che in molti casi “esisteva anche prima perché molte delle persone che scioperavano per il clima si sono poi ritrovate in piazza a far sentire la loro voce strette fra le altre sardine”.

Soddisfatti della partecipazione all’evento gli organizzatori. “Alla fine più di 300 mila persone sono scese in piazza oggi nonostante la pioggia” dichiarano con una nota gli ambientalisti, che per questo quarto sciopero globale erano “in tutta Italia in più di 110 città piccole e grandi”. “Picchi ci sono stati a Roma” si legge ancora nella nota “30 mila persone sono arrivate in piazza del Popolo, Milano con 25 mila persone, Torino e Napoli con 10 mila persone e tantissime altre città”.

“Uomini e donne delle istituzioni, cosa state aspettando?”

Scendono in piazza nel Black Friday, l’evento consumistico per antonomasia, i Fridays for Future per il quarto sciopero globale per l’ambiente. “Vi chiedete perché siamo qui, per la quarta volta in un anno e dopo altri tre scioperi globali, con i quali abbiamo invaso centinaia di piazze in tutto il mondo” recita il comunicato di Fridays for Future “e noi vi rispondiamo come sempre: perché non avete agito? Voi, uomini e donne delle istituzioni, cosa state aspettando? Sapete come noi che non c’è tempo da perdere!”

“Scendiamo in piazza per la quarta volta in un anno nel giorno del Black Friday” si legge ancora nella nota “lo striscione di testa recita non a caso ‘Block Friday’, perché vogliamo sostituire quella che è la giornata mondiale del consumo con una giornata di protesta. I grandi marchi concedono sconti sui beni di consumo per incoraggiarci a comprare, ma noi non vogliamo contribuire ad alimentare questo modello insostenibile”.

Ma il Black Friday non è l’unico bersaglio da ‘colpire’ in questo quarto sciopero globale. “Se siamo in queste piazze del mondo è anche per manifestare in vista della Cop25 di Madrid e per denunciare l’attendismo dei governi di tutto il mondo” si legge nella nota dei Fridays for Future.

Ed ecco che Fridays for Future Italia chiede aò governo “un Decreto Clima che sia all’altezza della catastrofe climatica in cui ci troviamo. Non ci accontentiamo della proposta di facciata con risorse irrisorie che il Governo ha recentemente promosso”.

Un quarto sciopero globale per l’ambiente che arriva con richieste specifiche, mirate, che servono per iniziare a fare qualcosa di concreto per affrontare l’emergenza climatica. Ed ecco la lista dettagliata delle richieste degli ambientalisti di FFF, che vogliono: “il taglio da parte dello Stato ai 19 miliardi di sussidi dannosi per l’ambiente; lo stop all’estrattivismo feroce che devasta il Pianeta e di arrestare il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia”.

E ancora: “lo stop alla produzione e vendita di armi; un PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) che preveda finanziamenti ingenti per le azioni di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici, a partire dalla decarbonizzazione totale entro il 2025; una soluzione al dramma dell’Ilva che si basi sulla riconversione ecologica della fabbrica; misure idonee di prevenzione e intervento rispetto ai disastri climatici che stanno avvenendo in Italia”.

I Fridays for Future a Roma

Partono da Piazza della Repubblica i ragazzi di Fridays for Future che hanno manifestato per le strade della capitale, e portano questo messaggio: “siamo sull’orlo della crisi climatica“. Inizialmente sembrava che la partecipazione fosse al di sotto delle aspettative, poi la piazza si è riempita e il corteo, formato da ragazzi di varie scuole e delle università, si è spostato gridando slogan tipo: “siamo tutti ambientalisti e antifascisti”, sebbene il nesso tra le due definizioni resti sfuggente.

Fortunatamente sugli striscioni si leggevano slogan migliori, in alcuni ad esempio si scorgeva ironia: “di questo passo le uniche stagioni che vedremo saranno quelle di Netflix” oppure “Atac is always late but climate is not” e anche “meno carbonio, più carbonara” oppure “se volete invecchiare datevi da fare”.

I Fridays for Future a Milano

Secondo gli organizzatori dell’evento, a Milano sono scese in strada oltre 20 mila persone, ma il numero è gonfiato secondo le forze dell’ordine. Fatto sta che nella capitale della moda lo sciopero per l’ambiente offusca il Black Friday e cammina a braccetto con il neonato movimento delle Sardine, e i cartelli dell’uno e dell’altro si mescolano nel corteo.

“A pochi giorni dalla Cop25 di Madrid i giovani di tutto il mondo tornano a far sentire la propria voce per salvare il futuro del nostro pianeta” dicono gli organizzatori “il prezzo del Black Friday lo paga il pianeta!”

L’iniziativa del Block Friday comprendeva anche un flash mob organizzato ad Amazon nella giornata di ieri, spiegando quali sono i costi del black friday in termini di sprechi. “Un’inchiesta della CGT, principale sindacato francese, ha rivelato come nell’arco di tre mesi Amazon avrebbe distrutto un milione di prodotto invenduti nella sola Francia. Questo significa che a livello mondiale saremmo di fronte ad uno spreco di risorse incalcolabile e che non può assolutamente passare inosservato”.

I Fridays for Future a Napoli

Napoli sul tema dell’ambiente ha probabilmente da dire più di quanto non abbiano da dire le altre grandi città italiane. Qui si affrontano ogni giorno emergenze territoriali come quella di Bagnoli e della terra dei fuochi, oltre che i problemi comuni al resto del globo che riguardano il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.

La manifestazione organizzata dai ragazzi di FFF Napoli entra nel vivo proprio in una delle aree simbolo dell’emergenza ambientale, quella della parte orientale del capoluogo campano. Qui si punta il dito sulla multinazionale Q8 ed in particolare sui suoi depositi di carburante, altrimenti detti, dagli ambientalisti napoletani “depositi di rifiuti”.

Insieme ai manifestanti troviamo padre Alex Zanotelli, che si dice felice del fatto che “i giovani si siano riappropriati delle piazze con una connotazione politica” che parla anche del movimento delle Sardine, che ritiene debba “essere visto positivamente” e poi aggiunge: “è bello che i giovani siano qui e che abbiano capito che la vita non è solo facebook e instagram”.

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