Il 20 agosto 2018, una studentessa svedese che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, decise di assentarsi dalle lezioni fino all’inizio della legislatura successiva. Si trattava di una forma di protesta in difesa dell’ambiente, intrapresa a seguito dell’eccezionale ondata di calore e degli incendi boschivi senza precedente che avevano travolto il Paese.
La ragazza svedese si chiama Greta Thunberg, e con lo slogan “Skolstrejk för klimatet” diede vita al movimento studentesco internazionale chiamato Fridays for Future. L’obiettivo del movimento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito all’importanza della riduzione di emissioni di anidride carbonica, come stabilito dagli accordi di Pargi sul cambiamento climatico.
Greta è poi divenuta una popolare attivista a livello mondiale impegnata nel campo dello sviluppo sostenibile, la stessa base delle attività di Eno, acronimo che sta per Environement Online. Eno è una comunità composta da una rete di scuole per lo sviluppo sostenibile, che si fonda su un apprendimento portato avanti attraverso azioni concrete.
Uno dei progetti cui Eno ha dato vita è il Tree Planting Day – Plant a Tree for Peace, attraverso il quale si rivolte alle scuole di tutto il mondo per chiedere una cosa semplice ma efficace: piantare alberi. Obiettivo che all’indomani degli incendi che hanno devastato la Siberia appare quanto mai di vitale importanza per il Pianeta.
Si tratta di un’iniziativa partita nel 2000, che quest’anno si svolgerà il 19 settembre. In questa specifica occasione Eno chiederà alle scuole di piantare alberi ogni anno fino al 2025. L’obiettivo? Catturare 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica entro la data in cui Eno festeggia i suoi 25 anni.
Come nasce e cosa fa la comunità Eno
Environement Online nasce per iniziativa di Mika Venhanen, una insegnante finlandese, e l’adesione all’associazione è totalmente gratuita. Linda Isabella Lidia Giannini, coordinatrice nazionale di Eno per l’Italia, ha spiegato a tuttoscuola.com come funziona Eno.
Attualmente l’associazione coinvolge 100 Paesi, tra i quali l’Italia, e prevede azioni pratiche in difesa dell’ambiente. “L’apprendimento è basato su azioni concrete: la piantumazione di alberi, il rispetto della natura, il riciclo dei materiali, in confronto, la ricerca. Le scuole che aderiscono al progetto condividono on line con le comunità locali e internazionali le proprie iniziative.”.
Ed è la stessa Eno ad organizzare il Vertice mondiale degli studenti per il clima, che quest’anno si è svolto tra il 29 maggio e il 5 giugno (giornata mondiale per l’ambiente). In questa occasione si sono riuniti tra le città di Kelsinki, Joensuu e Liperi, 135 studenti e 100 insegnanti provenienti da 70 Paesi del mondo, e hanno discusso iniziative da intraprendere in difesa dell’ambiente. E’ stato in questo modo creato il Piano d’Azione 2019-2025 per il clima, al quale hanno già aderito oltre 370 scuole.
Per le scuole ci sono due modi di aderire al Piano d’Azione: uno si chiama Tree Planting Schools, e l’altro Tree Adopting Schools. Nel primo caso rientrano tutte le scuole che si impegnano a piantare alberi ogni anno dal 2019 al 2025 per una superficie di almeno mezzo ettaro che corrisponde a 5mila metri quadrati. “In questo modo” spiega Giannini “verranno assicurate nuove zone boschive e foreste assorbitrici di anidride carbonica”.
Nel caso di Tree Adopting Schools, iniziativa slovena di Eno, rientrano le scuole che non hanno la possibilità di effettuare la piantumazione di nuovi alberi, ma intendono in qualche modo partecipare ugualmente all’iniziativa in difesa del clima. In questo caso quindi le scuole avranno il compito di motivare la comunità locale.
Attraverso una sorta di lavori socialmente utili come ad esempio aiutare gli anziani, pulire le macchine, lavorare in giardino e raccogliere le carte, gli studenti si “guadagneranno alberi”. I soldi così guadagnati verranno inviati ad una scuola che avrà il compito di tradurli in alberi occupandosi della piantumazione.
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