Si tratta di un’altra novità introdotta dall’attuale esecutivo con il Decreto Crescita. Lo scopo è quello di premiare e quindi incentivare le scelte ecologiche anche dei privati, non solo delle aziende quindi ma anche del semplice consumatore.
A partire dal 2020 verrà infatti introdotto il Bonus Verde, che prevede incentivi ad hoc ad esempio in materia di ristrutturazione di immobili o per l’acquisto di auto ibride o elettriche. Inoltre con il Bonus Verde sono previste agevolazioni fiscali per le attività economiche che scelgono prodotti ecosostenibili, a riciclo e riuso.
Gli effetti positivi non riguarderanno quindi solo l’ambiente ma anche il portafogli, con un riconoscimento economico pari al 25% del costo. Di queste agevolazioni fiscali potranno usufruire coloro che percepiscono reddito da lavoro autonomo. Nel Bonus Verde rientrano gli acquisti di prodotti finiti e semilavorati la cui produzione sia almeno per il 75% derivata dal riciclaggio, ma anche gli acquisti di compost ottenuto dalla bio-ossidazione dei rifiuti.
Bonus Verde: ecco come ottenere le agevolazioni fiscali
Per usufruire del Bonus Verde bisogna essere in possesso dei requisiti essenziali. E’ necessario acquistare prodotti per i quali è previsto il bonus, come quelli descritti nel paragrafo precedente, e fare tale acquisto per attività legate all’azienda.
Se non si possiede questo secondo requisito si può comunque usufruire del Bonus Verde per ottenere uno sconto immediato sui prodotti acquistati. Si tratta di un mini-bonus fino a 5mila euro che viene anticipato dal venditore per l’acquisto dei suddetti prodotti.
Come fare per utilizzare il Bonus Verde
Quando il Bonus Verde entrerà in vigore, nel 2020, non si dovrà far altro che indicare nella dichiarazione dei redditi l’acquisto di prodotti da riciclo e riuso pertinente al periodo d’imposta. Coloro che usufruiscono del Bonus Verde per comperare prodotti eco-sostenibili avranno la possibilità di usare gli incentivi ottenuti esclusivamente in compensazione a partire dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo a quello dell’assegnazione del credito.
Per quel che riguarda invece il bonus del 25% fino ad un limite massimo di 10.000 euro, non è cumulabile con quello previsto dalla Legge di Bilancio relativo alle spese cui si va incontro per l’acquisto di prodotti ottenuti da processi di riciclo.
In ogni caso mancano ancora alcuni tasselli che definiscano con maggior precisione quali sono i criteri di applicazione e le modalità per usufruire del Bonus Verde. Pertanto restiamo in attesa che il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio sancisca con il proprio decreto tutte le linee guida, specialmente quelle relative alle certificazioni e ai requisiti tecnici di cui i prodotti in oggetto dovranno disporre per rientrare tra quelli idonei all’eco bonus.
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